Cultura e spettacoli | 10 luglio 2025, 16:56

Da Pablo Picasso ai giovani degli anni ‘90: più di un secolo di ritratti vintage in mostra al Museo del Risorgimento [FOTO]

Dalla Collezione Bachelot, gli scatti di grandi autori come Brian Blake, Mario Giacomelli, Alfredo Eisenstaedt, Nan Goldin, Dorothea Lange. Fino al 5 ottobre

Ritratti in mostra al museo del Risorgimento

Ritratti in mostra al museo del Risorgimento

La società, i miti e le emozioni della storia dal ‘900 ad oggi raccontati dagli scatti di grandi fotografi. È la mostra che fino al 5 ottobre è allestita nel corridoio del primo piano del Museo del Risorgimento. 

Dall’iconico scatto a Pablo Picasso mentre guarda la corrida di Brian Blake, fino agli sguardi contemporanei di Paul Graham che ritrae gli invisibili d’America. Sono solo alcune delle fotografie originali della Collezione Florence e Damien Bachelot. 

È stato un colpo di fulmine quando ho visto la loro collezione a Parigi - spiega la curatrice Tiziana Bonomo -. I Bachelot si sono innamorati di una fotografia umanista. La collezione punta l’occhio sulla fotografia umanista cioè sull’essere umano, ma in un contesto sociale che spesso è la quotidianità. Il percorso tocca i più grandi maestri della fotografia internazionale della fotografia francese e americana e i contemporanei. Questi non seguono più un filone. Sia nel linguaggio sia nell’uso dell’immagine, se guardiamo ‘900 c’è una costante sebbene ognuno con il proprio stile, nella contemporaneità, nell’uso colore e nell’ impatto visivo, quasi cinematografico, ogni artista ha un’individualità molto forte”. 

Quattro sezioni tematiche

La mostra si articola in quattro sezioni tematiche: Miti, Emozioni, Società e Attualità.  Accanto a ritratti iconici di personaggi come Albert Einstein o Ernest Hemingway, c’è un raro lightbox con dentro Brigitte Bardot, firmato da Elio Sorci, noto fotografo della “Dolce Vita”. Trovano poi spazio i volti di una umanità quotidiana, colti dall’obiettivo di grandi maestri come Dorothea Lange, Saul Leiter, William Klein, Susan Meiselas, Elliott Erwitt, Nan Goldin e Mohamed Borouissa.

Nella sezione Società si intrecciano le opere di fotografi molto diversi tra loro dove una foto degli anni Ottanta, firmata Pierre Molinier, incarna un edonismo estremo e teatrale, fino a farsi gesto di ribellione. In questa sezione trova posto l’unico italiano presente in mostra, cioè Mario Giacomelli. 

Nella Emozioni il giovane sguardo di Lella di Boubat, del 1948: lo sguardo rivolto all’orizzonte, i capelli mossi dal vento e la camicetta che lascia intravedere il reggiseno delineano un’immagine di semplice purezza: un’attitudine spontanea e intensa, proiettata verso il futuro, capace di trascendere il tempo e il contesto storico in cui lo scatto è avvenuto.

Ritratto delle giovani generazioni

L’impegno sociale e politico attraversa anche le opere dell’artista Judith Joy Ross, che offre un ritratto autentico delle giovani generazioni degli anni Novanta del secolo scorso e delle tensioni che attraversano la società di fine millennio.  

La mostra in naturale armonia con il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano propone anche in un video un saggio del patrimonio dei 17.000 documenti fotografici che il museo custodisce. Tra i protagonisti del Risorgimento spiccano i ritratti della Contessa di Castiglione, pioniera nell’Ottocento nell’utilizzo della fotografia come strumento per costruire e diffondere la propria immagine e il proprio fascino.

Il Museo - commenta la presidente Luisa Papotti - sceglie di accogliere manifestazioni esterne, ma cerchiamo quelle iniziative che ci permettono di valorizzare le nostre collezioni. In questo caso, possiamo fare una riflessione sulla collezione delle fotografie del Museo che sono circa 17 mila dagli ottocento a primi decenni del ‘900”.

Per info: https://www.museorisorgimentotorino.it.

Chiara Gallo

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