Attualità | 14 luglio 2025, 19:33

Mezzo milione per rifare le strisce pedonali fantasma, ma non durano più di 6 mesi. Firrao: "Inaccettabile"

Il vicecapogruppo di Torino Bellissima attacca la Giunta e l'assessore Tresso: "La realtà è ancora peggiore di quanto dipinto dal Comune"

Una immagine di 'strisce pedonali fantasma' in via Nicola Fabrizi

Una immagine di 'strisce pedonali fantasma' in via Nicola Fabrizi

Nel 2025 la Città spenderà quasi 500mila euro per rifare le strisce pedonali "fantasma" di Torino, che dureranno non più di sei mesi. Una durata che il vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao ha definito "non accettabile".

Il punto fatto dall'assessore Tresso

A fare il punto sulle manutenzioni stradali l'assessore alla Cura della Città Francesco Tresso. Quest'anno Palazzo Civico ha stanziato mezzo milioni di euro per sistemare la segnaletica stradale. Soldi che in maggioranza verranno usati per il "ripasso degli attraversamenti pedonali vicino a scuole, ospedali e mercati". Aree dove si registra un maggior afflusso di pedoni e auto.

Ai 500mila euro, si aggiunge un milione di euro di interventi eseguiti da Gtt di sistemazione della segnaletica stradale. La vernice che viene usata per le strisce, ha chiarito l'esponente della giunta, resiste circa sei mesi. Questo se "posata su suolo in buone condizioni e nel periodo compreso tra marzo e novembre, in cui le temperature risultano essere meno rigide". 

Firrao: "La realtà è ancora peggiore"

E sulla breve durata è intervenuto Firrao. "Un dato - ha sottolineato il vicecapogruppo - già critico, ma spesso la realtà è peggiore: in corso Racconigi angolo via Luserna di Rorà sono sparite in meno di un mese, in un’area mercatale che dovrebbe essere prioritaria".

"Sei mesi non è una durata accettabile. Bisogna cambiare metodologia e materiali, e chiedere alle ditte appaltatrici una garanzia di almeno 12 mesi, come già fatto da alcune città italiane, tra cui Bari" ha concluso il vicecapogruppo di Torino Bellissima.

Cinzia Gatti

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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