Cronaca | 31 luglio 2025, 15:18

"Un luogo di Torino per ricordare Gianni e Franco": dai social l'appello potrebbe arrivare in Sala Rossa

L'iniziativa arriva a circa 9 anni dalla celebrazione della prima unione civile sotto la Mole, ad opera dell'allora sindaca Chiara Appendino. L'idea è dell'attivista Stefano Francescon. Busconi (SE): "Per guardare al futuro è importante ricordare chi si è speso per queste battaglie"

Franco e Gianni, uniti civilmente nel 2016 dalla sindaca dell'epoca, Chiara Appendino

Franco e Gianni, uniti civilmente nel 2016 dalla sindaca dell'epoca, Chiara Appendino

Era il 2016, quasi nove anni fa. Torino (con la presenza dell'allora sindaca, Chiara Appendino), celebrò la prima unione civile della città con Franco Perrello e Gianni Reinetti. Fu un momento storico, per il mondo dei diritti sociali. E a distanza di tutto questo tempo, dai social, rimbalza una proposta: intitolare un luogo di Torino proprio a Franco e Gianni.

L'iniziativa rimbalza sui social
A lanciare l'idea è Stefano Francescon, storico attivista dell'universo lgbtqia+ e stretto collaboratore proprio di Franco e Gianni. "Tra esattamente sei giorni sarà il 6 agosto, una data tutt’altro che qualunque - ha scritto sul suo profilo Facebook -. Ho atteso a lungo prima di scrivere queste righe. Sono passati mesi, anni, da quando ci hanno lasciato prima il mio caro amico Franco e poi il dolce Gianni. Persone che ho amato profondamente, che ci hanno donato una testimonianza indelebile di amore vero, per sempre".

"Con queste parole - prosegue il messaggio -, vorrei ufficialmente rivolgere alla Città di Torino, per il tramite della Giunta e del Consiglio Comunale, la richiesta di intitolare un luogo alla memoria di Franco e Gianni. Un luogo simbolico, che rappresenti per sempre la battaglia che loro — insieme a molti altri — hanno combattuto con coraggio e dignità. Una testimonianza preziosa per le nuove generazioni, un esempio di impegno civile, di lotta e di conquista. Abbiamo sofferto e gioito nel percorso per il riconoscimento delle unioni civili. Ma alla fine, abbiamo visto due uomini, anziani e innamorati, diventare cittadini di serie A che si sono amati per 53 anni e sposati per 6 mesi. Questo gesto, questa storia, merita di essere custodita per sempre".

L'appoggio di Sinistra Ecologista
Un appello che non cade nel vuoto: un supporto, infatti, arriva nel giro di poche ore da Emanuele Busconi, consigliere comunale di Sinistra Ecologista. "Con la ripresa del riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali da parte del Comune e con il percorso avviato dal Coordinamento Torino Pride verso l'europride 2027, Torino si riconferma la Città dei Diritti. Siamo però consapevoli che la strada per il pieno riconoscimento di uguali diritti per tutti e tutte è ancora lunga. Per guardare al futuro è importante ricordare chi si è speso per queste battaglie". E aggiunge: "Nell'accogliere la proposta di intitolare un luogo alla memoria di Franco Perrello e Gianni Reinetti, prima coppia a unirsi civilmente a Torino nel 2016, avanzata da Stefano Francescon, proponiamo di avviare un confronto con le associazioni lgbtqia+ torinesi e, in particolare, con il Coordinamento Torino Pride". "Dare visibilità, anche nella toponomastica, a storie come quella di Franco e Gianni avrebbe un grande valore, non solo simbolico. Proprio per questo auspichiamo che si avvii un percorso collettivo con le realtà che oggi portano avanti la lotta per il pieno riconoscimento dei diritti", conclude.

Massimiliano Sciullo

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