Attualità | 01 agosto 2025, 18:22

Mezzi gratis per under 26, la Diocesi: “Esclusi i richiedenti asilo che frequentano corsi di italiano”

La misura “Piemove" vede le prime critiche prima ancora di partire: “Serve uno strumento di inclusione per tutti i giovani studenti stranieri, non solo universitari"

Mezzi gratis per under 26, la Diocesi: “Esclusi i richiedenti asilo che frequentano corsi di italiano”

Una settimana di annunci da parte della Regione, prima dello stop estivo. Dal piano socio sanitario, alle risorse per le Rsa, passando per il piano di qualità dell’aria (con la deroga allo stop degli euro 5 in Piemonte) che verrà presentato domani. 

Un rush finale, prima delle ferie, dove è stata lanciata la misura più attesa, un unicum rispetto alle altre regioni italiane: l’iniziativa Piemove, una card che permetterà di viaggiare gratis agli studenti universitari under 26 con isee fino agli 85mila euro. 

Chi copre la spesa

Una misura per gli studenti che prevede la possibilità di spostarsi, senza costi, con il trasporto pubblico locale, nelle città dove sono presenti gli atenei. L’intervento è previsto per tre anni e vede il coinvolgimento di diversi enti. In primis il Ministero che mette la fetta più cospicua (22,8 milioni), 2,7 stanziati dalla Regione, 9 milioni da fondazioni (metà Crt metà San Paolo), il resto dalle tre università (Università di Torino, Politecnico e Università del Piemonte Orientale).

La proposta di chi opera con migranti e richiedenti asilo

Ma c’è chi storce il naso per gli esclusi dall'iniziativa, la prima di questo tipo in Italia. 

Oltre alle minoranze in regione che avevano chiesto un coinvolgimento più ampio, ora tre realtà che operano con i migranti chiedono più attenzione per “chi ne ha più bisogno”.

Sono l'Ufficio Pastorale Migranti Arcidiocesi di Torino, il Tavolo di Coordinamento CAS di Torino e Città Metropolitana e l'Associazione Eco dalle Città.

"I richiedenti asilo, i giovani neo-immigrati che devono frequentare corsi di italiano di base e scuola media - scrivono in una nota - spesso si devono spostare da un comune all’altro, da una zona tariffaria all’altra, con costi molto alti. Stesso discorso vale per i tirocinanti."

"L’abbonamento agevolato disoccupati è concesso solo ai residenti a Torino, non a chi abita nella città Metropolitana e molto spesso gli stranieri hanno difficoltà a ottenerlo - continua la nota - Se non si vogliono considerare criteri di equità sociale, si pensi almeno alle oggettive difficoltà nel riscuotere le multe comminate a chi è senza biglietto e a come invece un abbonamento giovanile scolastico fortemente scontato in base al reddito per tutti i tipi di scuole (medie comprese), sarebbe più sostenibile da tutti i punti di vista.”

"Sarebbe auspicabile - concludono le tre realtà associative - che una soluzione di questo tipo venisse decisa rapidamente dalle istituzioni competenti, come strumento di inclusione per tutti i giovani studenti stranieri, non solo universitari."

Daniele Caponnetto

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