S. Rita / Mirafiori | 03 settembre 2025, 16:32

Una mini corsia preferenziale da 160 multe al giorno: "Quel varco è una trappola"

Dopo le polemiche in Circoscrizione 2, ora alza la voce il consigliere comunale Firrao: "E' chiaro che qualcosa non va"

La telecamera delle polemiche

La telecamera delle polemiche

Riscoppia la polemica attorno alla telecamera posizionata in corso Orbassano all’angolo con strada del Portone, nel tratto riservato al trasporto pubblico. A sollevare il caso (dopo la prima denuncia della Circoscrizione 2) è Pierlucio Firrao, consigliere di Torino Bellissima, che parla senza mezzi termini di “varco trappola” e di segnaletica inadeguata.

Secondo i dati raccolti, l’occhio elettronico installato ad aprile e attivo dal 15 del mese staccherebbe una media di 160 multe al giorno, per un totale già superiore a 117mila sanzioni. “Un’anomalia evidente - denuncia Firrao -, che conferma come la segnaletica sia fuorviante. Parliamo di pochi metri di corsia preferenziale, preceduti da un tratto promiscuo e seguiti da tre corsie libere: non si può pretendere che i cittadini debbano accorgersene all’ultimo momento. È una situazione analoga a quella già vista col T-Red di corso Vittorio, e saremo pronti a tutelare i cittadini anche ricorrendo al Prefetto, se necessario”.

La classifica delle telecamere più “produttive”

Quella di corso Orbassano/strada del Portone non è solo la più contestata, ma anche la più redditizia per le casse del Comune. Con le sue 160 multe al giorno, stacca di gran lunga tutte le altre postazioni. Basti pensare che la seconda classificata, in largo Orbassano all’altezza di corso Adriatico, si ferma a circa 100 sanzioni quotidiane (16mila totali).

Sul gradino più basso del podio troviamo l’incrocio tra corso Potenza e via Valdellatore, con 80 multe al giorno e 9mila già accumulate. Poco sotto c’è la telecamera di corso Rosselli angolo corso Orbassano, che viaggia sulle 70 multe quotidiane (11mila fino a oggi): in questo caso, Firrao segnala che i cartelli sarebbero addirittura posizionati sul lato sbagliato della carreggiata.

Un divario impressionante, se si considera che le prime telecamere di corso Vittorio producono appena 15 multe al giorno: una sproporzione che alimenta i sospetti di “varco trappola” e rende ancora più accesa la discussione politica.

Un tratto di appena 40 metri

La corsia riservata contestata misura poco più di 40 metri, ma è sufficiente a generare confusione e sanzioni a raffica. La manovra per evitarla, soprattutto nelle ore di punta, risulta complicata: chi si trova sulla corsia di destra spesso devia bruscamente a sinistra appena si accorge del rischio di multa, con pericoli concreti per la sicurezza stradale.

Il primo a denunciare la situazione è stato il consigliere di Fratelli d’Italia, Vincenzo Macrì: “Non ha senso riservare al Tpl solo un pezzetto di corsia, se non per fare cassa. Così si rischia di congestionare ancora di più il traffico e confondere gli automobilisti”.

Philippe Versienti

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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