“La risposta che ho ottenuto dall’Assessore regionale alla sanità Riboldi conferma l’impegno della Regione nell’utilizzo delle risorse del Fondo nazionale Alzheimer e nella prosecuzione dei progetti psicosociali e psicoeducazionali. Tuttavia, restano ancora troppo deboli gli strumenti per garantire una diagnosi precoce, uniformità dei percorsi di cura e un reale sostegno ai caregiver, che sono il pilastro silenzioso dell’assistenza” afferma il Vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Daniele Valle, intervenendo sulla risposta della Giunta regionale alla sua interrogazione sul tema della presa in carico dei pazienti affetti da Alzheimer e demenze.
“La Regione - prosegue - ha distribuito i fondi alle 19 unità operative, ma che manca ancora un piano organico per rafforzare i Centri per i Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD), vero fulcro della presa in carico. Inoltre, a fronte delle innovazioni farmacologiche disponibili a livello internazionale, è indispensabile potenziare i percorsi diagnostici e garantire équipe multidisciplinari dedicate e le iniziative annunciate sono ancora limitate e frammentarie. Serve un sistema strutturale di supporto, integrato con i servizi sociali e sanitari".
"Sicuramente l’avvio della telemedicina è positivo, ma occorre accelerare la messa a regime della piattaforma regionale e garantire accesso uniforme su tutto il territorio. Infine, i corsi avviati sono un passo in avanti, ma devono diventare parte integrante e continuativa dei piani formativi aziendali” aggiunge l'esponente dem.
“Il Piemonte deve cogliere fino in fondo l’opportunità delle nuove frontiere terapeutiche e dei finanziamenti nazionali ed europei. Non possiamo accontentarci di progetti sperimentali: serve una rete solida, capillare e integrata che garantisca equità di accesso alle cure e sostegno concreto alle famiglie. È una sfida sanitaria e sociale che non possiamo rimandare” conclude Daniele Valle.














