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Sanità | 06 gennaio 2018, 17:16

Influenza, servizio sanitario in emergenza. Nursind: "Saitta si dimetta"

"A tagliare posti letto sono buoni tutti", l'accusa della sigla sindacale. "L'assessore non è adeguato al suo ruolo"

Influenza, servizio sanitario in emergenza. Nursind: "Saitta si dimetta"

Duro attacco di Nursind Piemonte all'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta. Oggetto del contendere, per il sindacato (mai tenero con l'esponente della giunta Chiamparino) l'attuale momento del servizio sanitario piemontese, alle prese - tra le altre cose - anche con l'emergenza influenza arrivata al suo picco.

"Se la risposta del nostro Assessore Regionale allo scenario che in questi giorni stiamo assistendo e che lui stesso ha generato, attraverso una politica di tagli di posti letto e di pesonale, omettendo di attuare interventi di potenziamento preventivo a un fenomeno conosciuto e largamente preventivabile, se non tardivamente senza alcuna programmazione e organizzazione - si legge in una nota - se la risposta  è la vaccinazione obbligatoria del personale sanitario, per quanto ci riguarda questo Assessore è inadeguato a guidare la nostra sanità e dovrebbe rassegnare le dimissioni dal suo incarico".

"Se si cancellano posti letto - aggiungono da Nursind - il malato non sparisce e bisognerebbe preoccuparsi anche di dove poterlo assistere o quanto meno creare opportunità alternative che ad oggi non ci sono. Il personale va incrementato preventivamente, perché come già detto, la cancellazione del posto letto non è proporzionale a quella del malato. Il personale è in serissima difficoltà e sta dimostrando molto più responsabiltà di quanto ne abbia avuta chi invece dirige e guida i nostri servizi, operando in conzioni di grande e grave
criticità".

"Per concludere, se è pur vero che molti cittadini usufruiscono impropriamente del pronto soccorso, è altrettanto vero che non può essere la scusa di un sistema che non funziona, che non informa e che non fornisce risposte alternative alle ansie e alle paure dei cittadini per il loro stato di salute. Nelle ultime ore, sui social, molti operatori stanno postando il decalogo per l’utilizzo
del pronto soccorso (seppur preso dal sito istituzionale dell asl To3), misura
palliativa ma che potrebbe avere il suo significato in una campagna fatta da chi
dovrebbe essere fatta. Non possiamo però sostituirci agli organi istituzionali predisposti. A tagliare e a fare i ragionieri son tutti buoni".

r.g.

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