E' un Piemonte ancora fortemente "autoctono", ma con l'aumento dei flussi migratori nel corso degli ultimi anni, la fotografia scattata dall'Ires alla nostra regione mostra come quasi il 10% di chi vive sul territorio sabaudo è straniero.
Per la precisione, si tratta del 9,5% e dal 2008 l'aumento è stato del 16%. Gli extracomunitari sono il 5,7% degli abitanti in Piemonte, mentre i richiedenti asilo sono lo 0,3%. Si tratta tuttavia di una "fetta" importante rispetto al totale di coloro che cercano rifugio in Italia, pari all'8%, a conferma dello spirito solidale del nostro territorio.
E se la popolazione tendenzialmente invecchia, a "remare" dalla parte opposta ci pensano i bimbi messi al mondo da genitori non italiani: nel 2016 sono stati il 19% di tutti i nati. Facendo un identikit sommario, gli stranieri che vivono in Piemonte sono soprattutto maschi (tra i richiedenti asilo, per esempio, solo il 13% è costituito da donne). La maggior parte dei richiedenti asilo ha tra i 18 e i 25 anni (60%). Tra i Paesi d'origine sono in grande crescita gli arrivi da Nigeria (+105%), Egitto (+66%) e Senegal (+31%).
Tra le motivazioni che spingono ad arrivare in Piemonte ci sono i ricongiungimenti famigliari, ma aumentano proprio le richieste di rifugio. Minore la motivazione legata al lavoro, per una difficoltà a integrarsi e a collocarsi che emerge anche dall'analisi del dato della disoccupazione: se per gli italiani si è all'8%, gli stranieri sono addirittura oltre il 17%.