Non solo Villa della Regina, seguita poi da Camera di Commercio di Torino e altri. Adesso anche il Politecnico ha la sua vigna urbana, che servirà per sviluppare nuove tecnologie da applicare poi in tutti i terreni coltivati con i filari.
È stato inaugurato oggi il primo tratto su uno degli edifici che scavalcano corso Castelfidardo. Le tre vasche contengono 18 piantine attrezzate con i dispositivi che iXem labs hanno studiato per rilevare umidità, parametri vitali, quantità di rugiada, ma anche la presenza di infezioni fungine. "Averli sopra le nostre aule ci permetterà di controllare da vicino, ma una volta attivati i dispositivi potranno mandare i dati fino a 50 chilometri di distanza, superando il Digital divide con bassissimo consumo di energia, tanto che non serve nemmeno un pannello solare", spiega il professor Daniele Trinchero, direttore degli iXem labs.
"A pieno regime ne avremo sei volte tanto - prosegue - aggiungendo alle attuali piante di Sauvignon Blanc anche tipologie come nebbiolo, barbera, dolcetto, timorasso e moscato. Puntiamo ad aiutare i produttori nella realizzazione di un vino più sano e sicuro".
Almeno una decina le persone, comuni curiosi, che sono già venuti a vedere il nuovo vigneto urbano. Quasi fosse la nuova "frontiera" del controllo-cantieri. "Ci hanno anche chiesto come tagliavano e curavamo le piante - scherza il docente - e questo ci crea una grande responsabilità".
"È la dimostrazione dello slogan Polito for impact, cioè una ricaduta positiva dei nostri studi sul territorio - commenta la professoressa Laura Montanaro, delegata del rettore per le valutazioni strategiche - in questo caso speriamo di fare del bene alla produzione vitivinicola italiana, portando in alto il nome del nostro ateneo".
Ma il sistema (in vendita in questo momento a circa 250 euro) sta contribuendo anche a una raccolta di dati completamente disponibile dal cloud del Politecnico. "Potenzialmente può andar bene con qualunque tipo di pianta o coltivazione e che abbiano bisogno di conoscere i parametri disponibili".