"I nostri partner - come Comune, Regione, fondazioni bancarie e aziende private - mi hanno assicurato che arriveremo ad una chiusura del bilancio consuntivo 2019". È positivo il Sovrintendente del Teatro Regio di Torino, Sebastian Schwarz, ascoltato questa mattina in Commissione Cultura, di ripianare le difficoltà finanziarie dell'ente lirico.
Rispetto all'anno passato, da Roma arrivano un milione e 200mila euro in meno di fondi ministeriali. Ogni anno vengono assegnati ai teatri lirici stanziamenti tramite il Fus - Fondo unico per lo spettacolo in base a tre criteri: le alzate di sipario, la capacità di reperire fondi da privati e la qualità artistica. Su quest'ultimo capitolo il Regio ha ricevuto un milione e 800 mila euro in meno, in parte compensati da un aumento di 600 mila euro sulle prime due voci, per un saldo negativo di -1.2 milioni di euro. A questi si aggiungono previsioni troppo ottimistiche da parte dei predecessori di Schwarz sulle sovvenzioni da privati, con il risultato finale che dal consuntivo manca una cifra che supera il milione e mezzo di euro. Soldi che il Sovrintendente conta appunto di reperire.
Nelle prossime settimane sono previsti incontri con la sindaca Chiara Appendino, le fondazioni bancarie e le aziende private con il quale l'ente intrattiene rapporti, come Iren e Lavazza. Nei giorni passati si è fatto poi avanti un imprenditore, che al momento preferisce rimanere anonimo, che ha offerto 10mila euro a sostegno del Regio. Soldi, come spiega il Sovrintendente, che potrebbero essere utilizzati per creare un "dépliant che illustra gli spazi del teatro che possono essere dati a noleggio per matrimoni, convegni o cene. Nel Foyer ad esempio c'è spazio per 300 persone sedute, nella sala Pavone per 88".Il Sovrintendente ha poi spiegato che si sta adoperando per aumentare la partecipazione a bandi europei, le relazioni internazionali e le sponsorizzazioni e partnership.
C'è anche la volontà di creare un ufficio marketing, come previsto dal piano di sviluppo. Il prossimo 10 dicembre, in occasione della "prima" della Carmen, verrà aperto in via sperimentale di un bookshop nel foyer. Più avanti, il negozio potrebbe essere spostato all'esterno, tra l'entrata e la cancellata, anche per favorire l'afflusso di turisti. "Lavoreremo non solo per aumentare i ricavi – ha concluso – ma anche per coinvolgere pubblici sempre più ampi e diversificati" .