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Politica | 29 ottobre 2020, 09:50

"Più coinvolgimento, dialogo e confronto": lo chiedono i circoli PD della zona sud ovest

Una responsabilità del sindaco metropolitano che chiedono venga riconosciuta dal 2007

"Più coinvolgimento, dialogo e confronto": lo chiedono i circoli PD della zona sud ovest

Più coinvolgimento, più dialogo e possibilità di confronto, guardando soprattutto alle elezioni del sindaco di Torino, che vestirà anche la fascia di sindaco metropolitano: le chiedono i coordinamenti PD di zona sud ovest, coi loro responsabili Rossano Gianoglio, di Rivalta, e Dario Lorenzoni, di Grugliasco.

E' una responsabilità che i circoli del territorio chiedono che venga riconosciuta già dal 2017: da allora è stato certamente fatto qualche passo avanti ma oggi, nonostante le difficoltà indotte dalla situazione sanitaria, è urgente dare un' ulteriore spinta alle relazioni all'interno del partito per consentire la più ampia e profonda discussione.

"Nella prossima primavera Torino andrà ad eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale - dicono Rossano Gianoglio e Dario Lorenzoni – ed è ben chiaro a tutti che la figura del sindaco è connaturata con quello della città metropolitana, ben oltre quindi i confini della città capoluogo. Crediamo sia doveroso, oltre che utile, ascoltare che cos’hanno da dire i territori che compongono la città metropolitana". 

"Un gesto, secondo noi di attenzione e coinvolgimento nella difficile scelta di candidati e programmi – aggiunge Lorenzoni – da parte nostra c'è la più ampia disponibilità e la volontà a collaborare per rilanciare, ognuno per la sua parte di competenza, il ruolo e la presenza dei coordinamenti di zona".

"In occasione della tornata congressuale che portò all’elezione del segretario Metropolitano, nell’autunno del 2017, la necessità di ricostituire i coordinamenti di zona venne sollecitata dalla gran parte dei segretari di circolo e, in quell’occasione, l’allora candidato segretario, assunse l’impegno di costituirli quanto prima – ricorda Gianoglio – Ciò è avvenuto, non senza difficoltà, l’anno successivo, su stimolo pressante del segretario Carretta".

Negli anni che sono seguiti, in conseguenza alle vicissitudini del partito e a quelle dei circoli i coordinamenti hanno adempiuto poco al loro compito, sia per difetto dei coordinatori individuati dai circoli, sia per una certa occasionale riluttanza dei segretari di circolo, spesso per un non ben definito ruolo e conseguente legittimazione politica da parte della segreteria metropolitana, o per una disattenzione degli amministratori locali che con i coordinamenti avrebbero dovuto interloquire .

Oggi a causa di questa situazione, i coordinamenti di zona si vedono sostanzialmente bloccati, poco efficaci, privi di un ruolo vero e riconosciuto. In un incontro svoltosi presso il circolo Risorgimento tra i segretari di circolo della zona sud e le segreterie regionale e metropolitana, tra i vari temi affrontati è stato posto anche Coordinamento circoli di zona Sud e Ovest di Torino quello del rilancio dei coordinamenti di zona e segnali di accoglimento delle istanze poste sono giunti dalle segreterie.

"Per dare seguito a un dibattito che sia il più possibile franco e propedeutico alla crescita di idee e azioni, i coordinamenti delle zone Sud e Ovest, congiuntamente, chiedono di essere invitate permanentemente alle riunioni della direzione e dell’assemblea metropolitana, senza diritto di voto – spiega Gianoglio – e di partecipare alle riunioni della segreteria metropolitana, esclusivamente quando si affrontano temi che coinvolgono uno o più circoli di una determinata zona, anche qui senza diritto di voto: in alternativa venga quantomeno avviata un’audizione del coordinatore di zona quando si verificano le condizioni che la suggeriscono".

"Per espugnare Torino e riportarla sotto la guida del centrosinistra è importante un coordinamento di forze, di idee, di suggestioni e di impegno fisico – conclude Dario Lorenzoni – . Ciò che vogliamo è portare le nostre esperienze affinché la Torino del domani, un domani che vogliamo prossimo e fecondo, sia non più concentrata solo entro la cinta daziaria ma che guardi oltre i confini della cartina geografica. Stimoli, iniziative, collaborazioni, in questi anni sono state caldeggiate ma c'è molto da fare affinché Torino sia un polmone metropolitano fatto di scambi, di persone, di speranze, di sviluppo e di lavoro, di opportunità e di scommesse. Noi ci siamo. E chiediamo per questo di essere messi nella condizione di fare la nostra parte per il bene del territorio metropolitano". 

Comunicato stampa

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