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Attualità | 22 gennaio 2021, 18:15

La "religiosità degli italiani nella crisi pandemica" al centro dell'incontro (online) tra i vescovi del Piemonte

L'arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, ha rivolto un richiamo all’impegno di tutti i cristiani come segno visibile di unità

mons. Cesare Nosiglia

l'incontro tra i vescovi del Piemonte e della Valle d'Aosta è stato presieduto da mons. Nosiglia

I vescovi di Piemonte Valle d’Aosta, che da calendario si incontrano sempre nel mese di gennaio, quest’anno, a causa dell’epidemia Covid, si sono visti in videoconferenza martedì 19 gennaio.

Il presidente della CEP monsignor Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino e Amministratore Apostolico di Susa, ha introdotto i lavori accennando ad una recente indagine sulla “Religiosità degli italiani nella crisi pandemica attuale“ commissionata dalla CEI e che verrà presentata al prossimo Consiglio Permanente del 26 gennaio.

Il vescovo di Novara, mons. Franco Giulio Brambilla, proporrà alla CEP una sintesi tra questa recentissima indagine CEI e il libro del sociologo Franco Garelli del marzo 2020: “Gente di poca fede-Il sentimento religioso nell’Italia incerta di Dio”. 

Altro punto all’ordine del giorno è stata la presentazione del documento “Il vescovo e l’unità dei cristiani, Vademecum ecumenico“ del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. In collegamento dal monastero di Bose, fratel Guido Dotti, Incaricato regionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, ha presentato e commentato il vademecum. “L’impegno ecumenico del vescovo non è una dimensione opzionale del suo ministero, bensì un dovere e un obbligo“ così è scritto in un passaggio del testo. Come anche si afferma che il “Servizio dell’unità non è solo uno dei tanti compiti del ministero del vescovo: ne costituisce un aspetto fondamentale“.

Un richiamo anche all’impegno di tutti i cristiani che devono essere segno visibile di questa unità. Sempre in riferimento al vescovo e al suo servizio in diocesi, il vademecum sottolinea che la preoccupazione per l’unità deve caratterizzare ogni aspetto del suo ministero: nel suo insegnamento della fede, nel suo ministero sacramentale e nelle decisioni attinenti alla sua cura pastorale.

Questo documento viene offerto ai vescovi come incoraggiamento e guida nell’adempimento delle loro responsabilità ecumeniche. Si è parlato poi della 49ª settimana sociale dei cattolici italiani, prevista dal 21 al 24 ottobre a Taranto con le tappe di preparazione a livello regionale e interregionale.

Altro tema importante è stato quello della situazione delle Rsa in Piemonte, con la grave crisi economica e le difficoltà gestionali dovute alla pandemia che ha messo in ginocchio tante strutture nei nostri territori. La Regione Piemonte ha promesso contributi per sostenere le attività di queste strutture che sono indispensabili per tanti anziani, famiglie, persone fragili e bisognose.

Infine si è data comunicazione che il Servizio per la Tutela dei minori diventa operativo in ogni diocesi con la nomina dei referenti diocesani, che faranno riferimento al coordinatore Don Alessandro Giraudo di Torino e al vescovo delegato della CEP mons. Marco Brunetti di Alba.

Un sintetico documento di presentazione è uscito in questi giorni a cura del servizio regionale. Il prossimo incontro dei vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta è fissato nel mese di marzo.

comunicato stampa

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