“Chi fa impresa non può che essere sconcertato di fronte alla crisi istituzionale e politica in cui siamo precipitati. Ora bisogna fare in fretta, abbiamo bisogno di un Governo saldo, stabile ed autorevole che persegua gli interessi dell'Italia e degli italiani", ha dichiarato Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte.
La Banca d’Italia nei giorni scorsi ha stimato un aumento dei fallimenti del 60% causa Covid, secondo le previsioni dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte nel primo semestre dell’anno 2021 si verificherà, in Piemonte, una riduzione di imprese artigiane pari a 650 unità produttive, scendendo così a 116.154. "La situazione per le nostre imprese è drammatica, molte hanno chiuso, molte chiuderanno, e a fronte dei fatturati in picchiata non c’è ristoro che tenga e il blocco dei licenziamenti sta costringendo le nostre imprese a fungere da ammortizzatori sociali", ha aggiunto Felici.
"In questo scenario si è pensato bene di aprire una crisi di Governo, con possibili elezioni anticipate. Intanto incalza la scadenza del 30 aprile per la presentazione del Recovery Plan a Bruxelles. Per questo, abbiamo bisogno di un Governo all’altezza delle sfide che ci attendono e della drammaticità del momento storico", conclude Felici.
"Un Governo capace di elaborare un’agenda fatta di progetti chiari e concreti, un Governo che veda nelle associazioni di categoria e nel mondo delle piccole e microimprese non soggetti da vezzeggiare durante le passerelle degli Stati Generali, ma partner con cui confrontarsi e insieme adoperarsi per portare l’Italia fuori dal collasso. Il tempo è scaduto. Ora serve responsabilità, buon senso e lungimiranza”.