Il Comune di Perosa Argentina rilancia l’offerta per appezzamenti di terreno in borgata Forte. Di quelli che cinque anni fa erano stati adibiti a orto, ne resistono solo più un paio, coltivati dallo stesso perosino.
“Io mi affeziono alla terra, come alla moglie: sono 58 anni di matrimonio”. Dalle parole di Marco Bonetto, classe 1940, traspare tutto l’amore per la moglie, la terra tutta, ma in particolare questo territorio nel quale è nato e ha vissuto per ventitré anni. Bonetto ricorda gli anni della guerra, i bombardamenti, i tedeschi, ma anche l’armonia di una vita a contatto con la natura, da un punto panoramico che permette una visuale su Pomaretto e la Val Germanasca, e la Val Chisone fino a scorgere la Chiesa di San Pietro in Vincoli a Villar Perosa. “Qua parlavamo solo piemontese e patois – ricorda scherzoso Bonetto, in dialetto piemontese – e quando sono sceso [in paese, n.d.r.] mi sono chiesto ‘come farò ad imparare l’italiano?’”.
Dopo una vita a lavorare in banca, pensionati da ormai molti anni, Bonetto e la moglie vivono in centro paese. Ma quando, cinque anni fa, l’amministrazione comunale di Perosa Argentina ha messo a disposizione di chi ne facesse richiesta appezzamenti di terreno da adibirsi ad orti urbani, proprio lì, dove era nato e cresciuto, Bonetto non ha resistito: “Ho scelto gli appezzamenti che il Comune ha numerato come 4 e 5: – racconta Bonetto, indicandoli – ricordo quando lì coltivavano un’erba medica, che fa acquisire alla terra una sostanza virtuosa per le coltivazioni, e c’è la giusta pendenza che rende le patate più buone”
Ma oltre a patate e svariati frutti, fra cui fragole, e antiche piante di fichi, per la gioia della moglie, in questa zona così favorevolmente esposta al sole, Bonetto coltiva con profitto anche tanti, tantissimi fiori: “L’altro giorno ho portato a mia moglie la mimosa”.
“Bonetto è l’unico ad aver continuato l’opera cominciata cinque anni fa – racconta il sindaco Nadia Brunetto – fare l’orto è faticoso, e la borgata Forte, favorevole per posizione alle colture, è però scomoda da raggiungere; così, a partire dal secondo anno, quando è stata l’ora di tornare a vangare e fare i lavori più faticosi, mano a mano questi orti sono stati lasciati andare. Ora abbiamo pensato di rimetterli gratuitamente a disposizione a chi ne faccia richiesta”.
Per fare richiesta e ottenere un appezzamento, è sufficiente contattare l’ufficio tecnico al numero 012181218.
“Ci sembra un’opportunità ancora più utile in questo periodo di pandemia – sottolinea Brunetto – non solo perché un orto è un ottimo alleato contro la crisi, offrendo la possibilità di consumo personale e anche di rivendita dei prodotti; ma soprattutto è un bel modo per stare all’aria aperta, immersi nella natura, e portare anche i bambini, senza pericoli di contagio, e anche in zona rossa”.