Reti di plastica rosse staccionate a pezzi. E’ questo lo stato in cui versa da anni la pista ciclabile di via Monte Tabor, lungo l’isolone di Bertolla. Nella città delle bici, un’infrastruttura che stona con il concetto di mobilità ciclabile portato avanti dall’amministrazione.
Anni di incuria e abbandono hanno quindi spinto la Circoscrizione 6 a chiedere, con un’interpellanza alla sindaca, lumi e tempistiche per gli interventi di sostituzione della recinzione. Il documento, che vede come primo firmatario il consigliere Andrea Beraudo, pone alla prima cittadina e all’assessore all’Ambiente Alberto Unia due quesiti: le ragioni di un ritardo definito “inaccettabile” e di comunicare una data certa di inizio dei lavori di messa in sicurezza e ripristino della recinzione della ciclopista di via Monte Tabor.
La pista ciclabile, infatti, versa in quello stato di abbandono da anni. A poco è valsa una delibera comunale datata 29 ottobre 2019 in cui veniva inserita la sostituzione della recinzione rustica tra gli interventi straordinari da realizzare per il verde pubblico. Nulla è cambiato e la Circoscrizione 6 è tornata a far valere la propria posizione: la staccionata non può più aspettare di essere sostituita.
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