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Economia e lavoro | 28 maggio 2023, 07:00

Peste suina, Coldiretti alza la voce: "Aumentare gli abbattimenti selettivi dei cinghiali"

"Urge intervento immediato, a rischio la filiera suinicola piemontese"

cinghiali

Peste suina, Coldiretti alza la voce: "Aumentare gli abbattimenti selettivi dei cinghiali"

Con l’ingresso in zona rossa del comune di Saliceto, in provincia di Cuneo, per il ritrovamento di una carcassa a Cairo Montenotte, in Liguria, continua il dilagare della peste dei cinghiali. Nessuna misura, però, straordinaria è ancora stata attivata e gli abbattimenti restano insufficienti tanto che, nello scorso anno, sono arrivati a superare appena i 27 mila, quando l’obiettivo era quello di raggiungere i 50 mila. E’ la denuncia di Coldiretti Piemonte che la scorsa settimana ha incontrato il nuovo Commissario Straordinario alla Pesta Suina Africana, Vincenzo Caputo.  

“Non è una questione di creare allarmismi, ma vista la situazione disastrosa abbiamo chiesto al governatore, Alberto Cirio, al vice presidente, Fabio Carosso, e gli assessori all’Agricoltura Marco Protopapa, e alla Sanità, Luigi Icardi, un momento di confronto congiunto con la Giunta regionale della nostra Organizzazione ed auspichiamo in una loro pronta risposta – fanno notare Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Mancano disposizioni rispetto al rinnovo delle misure straordinarie regionali, scadute lo scorso 15 marzo e, soprattutto, alla luce dei contenuti della nuova ordinanza del Commissario Straordinario, è opportuno un momento di approfondimento. Non c’è davvero più tempo da perdere, occorre agire mettendo da parte la superficialità e le chiacchiere e creare le condizioni che permettano di limitare al massimo, per giungere nel più breve tempo possibile ad un effettivo azzeramento, il rischio a cui sono potenzialmente esposti l’intero comparto e la filiera suinicola piemontese che conta circa 3 mila aziende, un fatturato di quasi 400 milioni di euro e 1 milione e 200 mila capi destinati, soprattutto, ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale, come il prosciutto di Parma e San Daniele. Dal confronto con il Commissario Caputo si è aperto un dialogo costruttivo e proficuo, ma ora vanno concretizzate le azioni volte a tutelare le imprese agricole l’intera regione dal dilagare del numero di cinghiali”. 

redazione

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