B. Vittoria / Vallette | 18 luglio 2025, 11:03

Madonna di Campagna alza la voce contro il nuovo progetto della Linea 12: "Nasce un comitato per salvare la Spina"

Contestata dai residenti la decisione di eliminare parte del tratto interrato della tratta, sacrificando circa un terzo dell’attuale passeggiata

Madonna di Campagna alza la voce contro il nuovo progetto della Linea 12

Madonna di Campagna alza la voce contro il nuovo progetto della Linea 12

Una sala piena e un messaggio chiaro: "La Spina non si tocca". Ieri sera, giovedì 17 luglio, presso la sede dell’associazione "Impresa e Territorio" di via Cesalpino 11/A, si è tenuto un incontro pubblico per discutere le sorti della futura linea 12 e per dare ufficialmente il via al Comitato di Scopo "Insieme per la Spina". Un appuntamento promosso da cittadini e realtà territoriali, che ha registrato una grande partecipazione.

Le premesse

L’obiettivo? Fermare la cancellazione del tratto in galleria della Spina previsto dall’attuale progetto e costruire alternative da presentare al comune. A preoccupare i residenti è in particolare la decisione di eliminare parte del tratto interrato della linea, sacrificando circa un terzo dell’attuale passeggiata tra largo Giachino e via Lucento.

Durante l’incontro, aperto a tutti i cittadini interessati, non erano previsti interventi politici o istituzionali e a spiegare le regole della serata è stato proprio il presidente dell'associazione Impresa e Territorio, Antonio Cicciarello: "Per questo incontro abbiamo chiesto ai politici di essere più cittadini e fare meno politica, tutti insieme dobbiamo dare un taglio positivo per affrontare al meglio questa sfida. È il territorio che deve far sentire la propria voce prima che le decisioni vengano prese altrove". 

"Non la distruggerete"

"La Spina è viva, ci sono tantissime attività e un forte senso di comunità, questo progetto distruggerebbe un terzo di questo territorio e stiamo parlando di uno dei pochi spazi pubblici vivibili e ben curati della zona - ha spiegato Mario Panico, del comitato Quelli della Spina-. Non possiamo permettere che venga smantellato in nome di una soluzione più comoda o economica. Qui c’è qualità urbana e valore sociale”.

A intervenire anche il Circolo L’Aquilone di Legambiente, rappresentato da Armando Monticone, che ha mostrato al pubblico tre proposte alternative al progetto comunale e studiate proprio dal comitato di scopo: "Ad oggi proponiamo tre soluzioni: dirottare il pezzo sotto la spina su via Stradella, quindi in superficie; la seconda proposta intende riprendere la deviazione su corso Lombardia in galleria, per poi collegarsi in superficie con corso Toscana; l'ultima proposta sarebbe di arrivare con i lavori fin dove sono disponibili i fondi per poi prendere tempo".

L'incontro con i politici

Se infatti i politici non hanno potuto parlare in questa occasione, troveranno spazio nel corso del prossimo appuntamento organizzato dal comitato. Infatti, giovedì 24 luglio alle ore 18.30, sempre presso la sede dell’associazione Impresa e Territorio, si terrà un secondo incontro pubblico in cui è stata invitata l'assessore ai Trasporti Pubblici e alla Viabilità Chiara Foglietta. Sarà l'occasione per poter presentare le proposte dei residenti, critiche da parte dei politici e trovare punti di incontro.

Nonostante le idee per trovare soluzioni comuni, lo spirito dei residenti appare davvero preoccupato all’idea di vedersi portare via la Spina. In sala, le voci contrarie sono state infatti numerose: c’è chi definisce il progetto comunale "indecente" o la "morte" del quartiere, e chi riconosce in quel luogo l’unico punto pubblico di aggregazione.

"Sono nata qui e conosco la Spina da sempre. Abbiamo passato l’infanzia con senzatetto e prostitute, e ora non capisco la malattia mentale di chi crea questi progetti: sono dei veri fallimenti, e distruggeranno l’unica cosa un po’ bella che ci resta", ha spiegato una signora dalla sala. Quindi l’appello alla cittadinanza sembra essere chiaro: Partecipare, informarsi e mantenere un clima costruttivo. In gioco sembra infatti esserci molto più di un tratto di ferrovia: c’è l’idea stessa di città che i cittadini vogliono costruire. E per ora, a Madonna di Campagna, la scelta sembra essere davvero netta: la Spina non si cancella.

Marco D’Agostino

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