Cultura e spettacoli | 30 ottobre 2025, 11:38

The Others, Roberto Casiraghi: “Servirebbe fare rete con le altre fiere per servizi, trasporti e un biglietto cumulativo”

Il fondatore della kermesse guarda al futuro: “L’anno prossimo saremo in un altro spazio, ma il format resterà lo stesso”

Roberto Casiraghi, presidente di The Others

Roberto Casiraghi, presidente di The Others

Roberto Casiraghi fondatore di The Others traccia un quadro dei primi 14 anni di The Others che si svolgerà fino a domenica 2 novembre all’ILO. 

“Questi 14 anni sono stati una galoppata, una delle caratteristiche di The Others è stata quella di invadere i luoghi nuovi della città. Siamo partiti dal carcere Le Nuove, poi all’ospedale Maria Adelaide e poi all’ospedale Militare e poi a Torino Esposizioni, da due anni siamo qui, l’anno prossimo un nuovo posto”.

Quale sarà questo luogo? 

“Dove si farà neanche sotto tortura, perché se no togliamo il divertimento di scoprirlo volta per volta. Il format resterà invariato, quindi nuove tendenze, scoperte, una piattaforma multidisciplinare, dove si confrontano artisti, gallerie, associazioni culturali, tutto ciò che non è sistema arte consolidato”. 

Il dialogo con le altre fiere in questi anni è rimasto invariato?

“È rimasto invariato, ma abbiamo eccellenti rapporti con tutti. Stiamo cercando di capire, ma serve la mano politica, se riusciamo a sederci tutti a un unico tavolo e costruire una rete comune che parta dai servizi ai trasporti fino a un biglietto cumulativo. Vedremo se sarà possibile”

Si era ipotizzato di occupare gli spazi di lingotto fiere con Artissima, che fine ha fatto quell’idea?

“Credo che il Lingotto sia la casa di Artissima e tale debba rimanere, sarebbe sconveniente se altri invadessero la casa di Artissima come se altri invadessero la casa di The Others”. 

Uno dei temi di The Others di quest’anno è l’intelligenza artificiale, la spaventa?

“No, io sono per l’intelligenza naturale, l’intelligenza artificiale può diventare un mezzo ma non il fine”.  

Chiara Gallo

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Johanna Finocchiaro

Buongiorno, Good morning, Bonjour, Buenos Días, Namasté!
Sono Johanna. Classe 1990, nata a Torino, appassionata di musica, viaggi, lingue straniere e poesia. Già, POESIA.
Scrivo sin dalla tenera età (mi sono innamorata di lei al nostro primo incontro, alle scuole elementari) e leggo, leggo tanto, sempre e ovunque. La mia massima fonte d'ispirazione è la natura e l'arte sua complice: mi conquistano l'immediatezza, la forza comunicativa, la varietà di forme e concetti espressi, la contraddizione.
Viaggiando ho compreso quanto il mondo sia immenso, dinamico ed io piccola. Mi ci sono adattata, pian piano, stravolgendo i piani e spostando i limiti. Oggi, continuo ad essere curiosa. E gioiosa. Mi occupo di divulgazione culturale e ho all'attivo quattro pubblicazioni: Clic (L'Erudita Editore), Ramificare (Eretica Edizioni), Specchi (Scrivere Poesia Edizioni), L'Atto versato (Edizioni Il Cuscino di Stelle). Obiettivo primario: sostenere una cultura consapevole, socialmente impegnata.
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Questa rubrica nasce sotto una buona stella o così mi piace pensare; si propone, con determinazione, di avvicinare il lettore a un genere letterario incompreso quanto testardo: la poesia.
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Allontaniamoci dall'impostazione scolastica e dall'“analisi del testo”, lasciando spazio, invece, all'analisi del SENSO. Senso che sta per ragione e sensazione insieme. Impariamo a cercare la domanda, prima della risposta. E accendiamo il pensiero, tra racconti e storie positive che vado scovando per il mondo. Che dite, ci lanciamo nel viaggio? Al trasporto provvedo io!

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