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In Breve

| 31 marzo 2020, 11:08

Coronavirus, gli educatori dei nidi di Torino vicini ai bimbi con la "didattica della vicinanza"

Oltre ai video, sono previsti incontri tra personale scolastico e alunni tramite “conference call” e contatti telefonici. Di Martino: "Vogliamo far sentire ai più piccoli che le maestre continuano ad occuparsi di loro"

Coronavirus, gli educatori dei nidi di Torino vicini ai bimbi con la "didattica della vicinanza"

Creare ponte virtuale tra le maestre ed i bimbi, in queste settimane di lontananza per il Coronavirus. E’ questo l’obiettivo delle iniziative messe in campo dai docenti ed educatori dei nidi ed asili del Comune di Torino, sul modello della “didattica della vicinanza”.

"Un progetto – ha spiegato la sindaca Chiara Appendino, in un video insieme all’assessore all’Istruzione Antonietta Di Martino - avviato all'inizio dell'emergenza che oggi diventa fruibile grazie al lavoro delle maestre e dei maestri delle nostre strutture educative che si sono messi in gioco per produrre materiale a disposizione delle famiglie”.

Oltre ai video, sono previsti incontri tra personale scolastico e alunni tramite “conference call”, contatti telefonici o con altri applicazioni disponibili. Un’iniziativa che grazie all'applicazione dell'art.48 del Decreto Cura Italia vede in campo oltre al personale comunale anche gli oltre 250 dipendenti del settore dei nidi in appalto e che prevede anche il coinvolgimento dei bimbi con disabilità sia nei nidi e scuole comunali "con il coordinamento dei nostri responsabili pedagogici, sia nelle scuole dell'obbligo per quanto riguarda  l'assistenza specialistica. Le cooperative affidatarie del servizio verranno quindi retribuite per le ore attivate a distanza, mentre le ore che non sarà possibile effettuare saranno recuperate il prossimo anno scolastico”. Previste attività a distanza anche per rom e sinti.

Il DL del Governo non prevede però l’impiego anche del personale del trasporto scolastico. "E’ importante – sottolinea l’assessore Di Martino - che ci occupiamo dei bambini e dei ragazzi a cui viene a mancare quella dimensione di socialità, relazione, di apprendimento propria dell'ambiente scolastico. Per i più piccoli abbiamo lanciato la didattica delle vicinanza per mantenere la relazione e il contatto con le famiglie e i bambini, per rassicurarli e fargli sentire che le loro maestre sono vicine e continuano a occuparsi dei loro bisogni".

Cinzia Gatti

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