La necessità della cooperazione internazionale e della collaborazione tra diversi attori, la diversità delle legislazioni in Europa, la difficoltà nel reperire interpreti della lingue delle vittime, l’importanza della formazione congiunta. Sono alcuni dei temi emersi oggi durante la conferenza finale del progetto “BESIDE YOU”, dedicato alla tratta di esseri umani, organizzata da IRES Piemonte (Istituto di Ricerche Economico Sociali del Piemonte) e dalla Procura della Repubblica di Torino, per la prima volta insieme, con il finanziamento del Consiglio d’Europa.
I lavori della conferenza, intitolata “Vicino alle vittime: scambio di conoscenze, cooperazione e investigazioni in Europa contro la tratta di esseri umani”, sono stati aperti dai saluti istituzionali di Armando Spataro, Procuratore Capo della Procura di Torino, Monica Cerutti, Assessora Regionale all’Immigrazione, Regione Piemonte, Luca Angelantoni, Vice Presidente IRES Piemonte, Chiara Appendino, Sindaca della Città di Torino e Petya Nestorova, Segretaria esecutiva della Convenzione del Consiglio d’Europa contro la tratta di esseri umani. Erano presenti le Forze dell’Ordine e gli operatori che grazie al progetto hanno seguito corsi di formazione sulle nuove caratteristiche del traffico di esseri umani e sulle possibilità di contrasto.
“Credo fermamente nella necessità di considerare il fenomeno della tratta in modo globale. E’errato considerarlo locale. E’ necessaria una sinergia di forze e un’analisi per fare fronte alla situazione. Sulle migrazioni ci sono visioni errate. Una è la connessione tra immigrazione illegale e terrorismo, che giudico un’assurdità. Ci possono essere stati dei casi, ma sono talmente rari da non fare scuola. L’altra è la polemica relativa allo Ius Soli, dove si manifesta una vera e propria xenofobia: la solidarietà è un diritto. I muri non appartengono alla nostra cultura”, ha affermato Armando Spataro, Procuratore Capo della Procura di Torino, introducendo i lavori.
"Il lavoro da mettere in campo è complesso. Il fenomeno della tratta si batte con azioni concrete e con una grossa rivoluzione culturale, investendo sull’inclusione attraverso progetti a medio e lungo termine. La Regione da anni porta avanti un percorso di contrasto al fenomeno che è "Piemonte in rete contro la tratta". Proprio ieri il Dipartimento per le Pari Opportunità che fa capo alla Presidenza del Consiglio ha annunciato il finanziamento del nostro progetto per 1.700.000 euro, risorse che si aggiungono al 1.000.000 di euro del Fondo Sociale Europeo già stanziato. A tutto ciò si deve aggiungere una forte azione culturale che scalfisca l’indifferenza che regna attorno allo sfruttamento della prostituzione. Come istituzioni non possiamo più accettare questo orrore che sempre più spesso è a danno anche di minori" - ha dichiarato Monica Cerutti, Assessora alle Pari Opportunità della Regione Piemonte.
“Spesso si tende ad affrontare il fenomeno della prostituzione come un problema di sicurezza o di decoro urbano. Bisogna invece affrontare la tratta di esseri umani dal punto di vista culturale. Iniziative come questa sono importanti perché sensibilizzano. Occorre puntare su inclusione, accoglienza e accompagnamento”, ha detto la sindaca di Torino, Chiara Appendino, sottolineando che il traffico di esseri umani è in aumento in città e che cresce il numero di donne e di bambini che si rivolgono ai servizi cittadini.
“Da questa giornata emerge l’importanza della formazione per tutti gli attori che si occupano di tratta di esseri umani, dalle Forze dell’Ordine agli operatori sociali. In particolare, sono necessarie occasioni di formazioni congiunte, come quelle fornite dal progetto Beside You, perché i diversi soggetti possano conoscersi, collaborare, scambiare punti di vista. Queste attività rientrano nella missione dell’IRES Piemonte, che non è solo quella della ricerca, ma anche quella della formazione, su richiesta della pubblica amministrazione. L’IRES è anche partner del piano "Anello Forte" contro la tratta di esseri umani di cui è stato appena annunciato il finanziamento da parte del Dipartimento di Pari Opportunità che fa capo alla Presidenza del Consiglio. Tra le sue attività ci sono anche altri progetti collegati al traffico di esseri umani, in particolare sui minori stranieri non accompagnati e sull’inserimento lavorativo dei richiedenti asilo”, spiega Enrico Allasino, ricercatore IRES Piemonte.
“La Convenzione del Consiglio d’Europa contro il traffico di esseri umani, entrata in vigore in Italia nel marzo 2011, richiede agli Stati che l’hanno sottoscritta di prevenire il traffico di esseri umani, di proteggere le vittime della tratta, di perseguire i responsabili dei reati di tratta e di impegnarsi in collaborazioni, sia internazionali che nazionali. Il progetto Beside You, attuato da IRES Piemonte e Procura di Torino, con il sostegno del Consiglio d’Europa, ha contribuito a formare le competenze per attuare il contenuto della Convenzione”, ha spiegato Petya Nestorova, Segretaria esecutiva della convenzione del Consiglio d’Europa contro la tratta di esseri umani.
La conferenza è stata un’occasione di approfondimento sui contorni che assume oggi lo sfruttamento nelle nostre città, con particolare attenzione per le forme di collaborazione internazionale nella lotta alla tratta. Hanno spiegato le caratteristiche della tratta nei loro Paesi di provenienza, investigatori e pubblici ministeri che si occupano di traffico di esseri umani all'estero (Austria, Belgio, Francia e Finlandia). Nella sessione mattutina, moderata dal Procuratore Vicario Paolo Borgna, è stato affrontato il tema “La tratta di esseri umani: cosa succede in altri paesi europei?”. Sono intervenuti il colonnello Dott. Christoph Hundertpfund, Comando di Polizia Regionale del Tirolo (Austria), Ann Lukowiak, Sostituto Procuratore, Magistrato di riferimento per i casi di tratta e membro di Eurojust (Belgio), Petri Rainiala, Detective Senior, Polizia di Helsinki (Finlandia), Wilfrid Fremond, Commissario di Divisione, Polizia Giudiziaria di Parigi (Francia).
Gli ospiti provenienti dall’estero si sono riuniti inoltre il 25 ottobre, il giorno prima della conferenza, per un Seminario Tecnico Internazionale sulle indagini transnazionali contro i crimini legati al traffico di esseri umani, moderato da Chiara Maina e da Stefano Castellani, Sostituti Procuratori presso la Procura di Torino. I risultati del Seminario, che ha visto la partecipazione anche di esponenti delle Forze dell’Ordine locali, sono stati presentati da Chiara Maina durante la conferenza di oggi.
Nel confronto tra gli ospiti nazionali e stranieri sono emerse alcune differenze, sui numeri del fenomeno, sul Paese d’origine delle vittime di tratta e sulla legislazione. Ci sono anche criticità comuni, come la difficoltà nell’acquisire prove. Durante il Seminario gli ospiti hanno presentato casi studio e discusso di soluzioni concrete, con partecipazione e molto interesse.
Petya Nestorova, Segretaria esecutiva della Convenzione del Consiglio d’Europa contro la tratta di esseri umani, ha parlato dell’attuazione da parte dell'Italia della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla lotta contro la tratta.
Il progetto Beside You è stato presentato da Rosanna Paradiso, esperta di tratta presso la Procura di Torino.
Il Dott. Ignazio Fonzo, Procuratore Aggiunto presso la Procura di Catania, è intervenuto sul tema: “L’accoglienza dei richiedenti asilo e la tratta di esseri umani: comprendere il fenomeno per agire più efficacemente proteggendo le vittime e contrastando i trafficanti e gli sfruttatori”.
Nel pomeriggio si è svolta la tavola rotonda conclusiva, moderata da Rosanna Paradiso dal titolo: “Verso lo sviluppo di azioni integrate per il contrasto della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime”. Hanno discusso dell’argomento i rappresentanti di Forze dell’Ordine, Autorità Locali, Organizzazioni Internazionali e Società civile.