Appendino dice no alla presenza di simboli istituzionali alla manifestazione No Tav dell'8 dicembre, ma il M5S non ci sta. E chiede a gran voce alla sindaca un confronto per raggiungere "una sintesi adeguata in cui tutti potremo riconoscerci".
È stato questo l'ultimo atto di una lunga domenica, che si è aperta con un post del consigliere del M5S Damiano Carretto nel quale annunciava la presenza della Città all'iniziativa contro la Torino-Lione "in relazione ad un preciso programma elettorale e atti votati in consiglio." Parole che hanno spinto Chiara Appendino a dire di non "voler coinvolgere simboli istituzionali nella manifestazione".
Una presa di posizione che però non è piaciuta al gruppo consiliare del M5S, che tramite la capogruppo Valentina Sganga spiega: "Il Consiglio Comunale ha votato nel dicembre del 2016 una mozione inerente l'uscita dall'Osservatorio per l'asse ferroviario della Torino – Lione". Un atto che prevede anche la partecipazione ufficiale della Città alle proteste No Tav, come già accaduto in passato con la partecipazione del vicesindaco Montanari con la fascia tricolore.
"La Città di Torino amministrata dal M5S - prosegue la maggioranza - non ha mai fatto tabù della sua posizione. Per questa ragione - proseguono - il gruppo consiliare del M5S ritiene di non cambiare oggi la sua posizione in virtù della manifestazioni pro Tav dello scorso dieci novembre".
"Il M5S è un corpo democratico aperto, in cui le posizioni vengono discusse: nei prossimi giorni giungeremo, sindaca e consiglieri, ad una sintesi adeguata in cui tutti potremo riconoscerci", conclude Sganga a nome del gruppo consiliare del M5S.