Lo avevamo promesso. Faremo come San Tommaso. Seguiremo passo passo l’ evolversi della vicenda relativa al completamento della Asti-Cuneo. 9 chilometri che mancano per collegare due province vitali nell’ economia piemontese. Il 18 marzo il ministro Toninelli e il premier Conte avevanogiurato che entro l’ estate i cantieri sarebbero stati riaperti.
Poi qualche giorno fa, lo stesso titolare delle Infrastrutture, Toninelli, in un talk-show su La7, ha detto: “La Asti-Cuneo è stata sbloccata”. Testuali parole. Sono sobbalzato sulla sedia. Il giorno dopo siamo andati a verificare, niente. Cantiere fermo, erbacce, nastri arancioni a segnare la fine dell’ autostrada, a metà di un ponte.
Mancano 40 giorni all’ inizio dell’ estate. Basteranno per trovare una soluzione? I sindaci e gli amministratori locali che erano scesi in piazza per avere risposte concrete, dopo le parole di Toninelli e di Conte, hanno sperato, e noi con loro. Ora giungono voci che da Bruxelles siano giunti pesanti appunti sul progetto del governo gialloverde per la mancata congruità dei costi di subentro di un eventuale nuovo concessionario che dovrebbe terminare l’ opera. Insomma, il progetto Toninelli non sarebbe fattibile.
E cosa dicono le migliaia di candidati in corsa, in questi giorni, per essere eletti a Strasburgo, oppure alla Regione Piemonte, o infine in qualche comune del Cuneese e dell’ Astigiano? Tacciono, supinamente? Noi no.
Noi ribadiamo, con tutte le forze che abbiamo, che vogliamo il completamento della Asti-Cuneo. E’ UNA VERGOGNA, UNO SCHIFO, anzi, lasciatemelo dire, l’ennesima PRESA PER IL CULO.
Beppe Gandolfo