Torino e le sue valli ritornano a sognare le Olimpiadi invernali del 2026. Dopo lo scatto in avanti del Presidente della Regione Alberto Cirio, che ha tenuto per sé la delega agli eventi olimpici e ieri - durante la presentazione della giunta - ha detto “noi non consideriamo la partita delle Olimpiadi chiusa e se verranno in Italia lavoreremo per farle tornare in Piemonte”, oggi arrivano segnali di rinnovata apertura sul tema dalla sindaca Chiara Appendino.
"Mesi fa - ha replicato la prima cittadina ai giornalisti, all'Unione Industriale al termine della presentazione del nuovo centro di ricerca italiano di Blue Engineering - con i sindaci della valli fu fatto un comunicato stampa mesi in cui si diceva che se l’Italia avesse vinto le Olimpiadi, e ci fosse stata la richiesta di utilizzo degli impianti, nessuno si sarebbe opposto". "Quindi - ha aggiunto in riferimento all'iniziativa di Cirio - non mi sembra una novità".
Appendino ha poi spiegato che è necessario attendere il 24 giugno, quando a Losanna, durante la 134° sessione del Cio, sarà votata chi tra il tandem Milano-Cortina e Stoccolma-Aare ospiterà i giochi invernali.
Se l'asse lombardo-veneto si aggiudicherà i 5 cerchi per Appendino "se è necessario che vengano utilizzati i nostri impianti, e non si richiede alla Città di Torino di mettere risorse e quindi di entrare dal punto di vista organizzativo con delle responsabilità legate al tema economico, sarebbe stolto non mettere a disposizione i nostri impianti". "Questo - ha aggiunto - è un elemento non nuovo".