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Economia e lavoro | 09 luglio 2019, 15:00

Amazon cresce alle porte di Torino: non solo pacchetti, ma anche sviluppo e occupazione [FOTO e VIDEO]

Inaugurato lo scorso 1 luglio, il centro di distribuzione di Torrazza Piemonte occupa 300 persone su 60mila metri quadri, ma punta ad averne 1200 in tre anni, a tempo indeterminato. "Siamo al vertice come tecnologia di automazione nel Gruppo"

Amazon cresce alle porte di Torino: non solo pacchetti, ma anche sviluppo e occupazione [FOTO e VIDEO]

Cosa c'è prima dello squillo al citofono e la consegna del pacco dalle mani del corriere? Una porzione di risposta si trova alle porte di Torino, più precisamente presso il nuovo centro di distribuzione Amazon di Torrazza Piemonte.

Il centro di distribuzione è ufficialmente entrato in attività lo scorso 1 luglio, occupa una superficie di 60.000 metri quadri e creerà 1.200 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato entro tre anni dalla sua apertura.

Per ora i lavoratori sono 300 e lavorano su un turno, ma progressivamente aumenteranno sia le persone che le rotazioni. L'obiettivo è di farne uno dei centri principali in tutta Italia e potrà servire anche Francia e Svizzera.

Al suo interno, è un susseguirsi di carrelli che si spostano, robot che movimentano merce e pacchetti, corridoi di nastri trasportatori e macchine etichettatrici che ritmicamente stampano su ogni elemento la sua carta di identità e la sua destinazione. Gli addetti vegliano, controllano, digitano e verificano che tutto vada secondo previsione.



"Questo centro ha un ruolo strategico e vuole essere il gemello di Passo Corese: mentre altri centri come Vercelli e Castel San Giovanni si stanno specializzando in oggetto voluminosi come canoe o simili, qui si punterà su prodotti più piccoli", spiega il general manager dello stabilimento di Torrazza Piemonte, Salvatore Schembri Volpe. "È lo stato dell'arte mondiale di Amazon per quanto riguarda la logistica".

"La merce arriva e viene spostata grazie a robot che spostano i prodotti che vengono prima stoccati in maniera casuale e poi, una volta che la merce viene ordinata dai clienti, vengono prelevati e instradati verso l'etichettatura e invio".

"L'ultima fase è quella dell'impacchettamento della spedizione verso i singoli centri di smistamento - prosegue -. Ogni cestello viene letto da un lettore ottico che ne recepisce il contenuto e un codice a barre lo identificherà in maniera anonima. Successivamente a questa etichetta si sostituisce l'etichetta finale con cliente, indirizzo e corriere. L'ultimo passaggio porta i pacchi verso il camion che inizierà la sua consegna".

Con circa 3000 abitanti, una volta Torrazza Piemonte era territorio di fornaci. "Torino è stata costruita con i mattoni realizzati a Torrazza", confida il sindaco, Massimo Rozzino.

"È importante trovare aziende che creino lavoro e ricchezza per il territorio - prosegue il primo cittadino - e spero che questa attività contribuisca allo sviluppo di Torrazza, ma anche a tutto il territorio chivassese. È il dovere istituzionale di tutti gli amministratori. Ho seguito questa attività fin dal suo inizio ed è una soddisfazione vederla ora operativa".

Massimiliano Sciullo

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