Dopo il successo dell’inaugurazione del Festival della Tecnologia con il conferimento della Laurea ad honorem in Ingegneria Gestionale al Premio Nobel Joseph Stiglitz, un nuovo ospite d’eccezione è entrato oggi a far parte della comunità dei laureati dell’Ateneo: l’astronauta ESA Samantha Cristoforetti ha ricevuto la Laurea ad honorem in Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Torino e ha tenuto una lectio magistralis dal titolo “Esplorazione umana dello spazio: sfide tecnologiche”.
Samantha Cristoforetti ha ricevuto il riconoscimento per gli alti meriti scientifici e tecnologici che ha raggiunto: prima donna italiana a “volare” nello Spazio, con i suoi 200 giorni trascorsi in orbita attorno alla Terra a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), gli esperimenti da lei condotti durante la missione hanno avuto importanti ricadute scientifiche e tecnologiche, a dimostrazione delle sue competenze tecnico/scientifiche di altissimo profilo.
La cerimonia si è aperta con i saluti del professor Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, che ha ricordato le motivazioni per le quali l’Ateneo ha voluto conferire questo titolo a Samantha Cristoforetti: “Vogliamo raccogliere tutti i talenti femminili nell’ambito dell’ingegneria, perché non avere un numero paritario di studentesse donne è un danno per il nostro Ateneo e non avere più donne laureate in discipline scientifiche è un danno per la società. Dobbiamo abbattere anche all’interno del nostro Ateneo quel soffitto di cristallo che non permette pari opportunità di carriera”.
La laudatio è stata curata dal professor Dario Pastrone, Docente di Propulsione Aerospaziale al Politecnico di Torino.
Questa mattina, inoltre, Samantha Cristoforetti è intervenuta anche alla convention alumni del Politecnico “Connecting the dots” tenutasi alle OGR: un’occasione di incontro tra il Politecnico di Torino e i suoi ex-allievi, per dar vita a una community coesa e creativa. L’evento di presentazione della rinnovata comunità ALUMNI POLITO. L’astronauta ha affrontato il tema “Esplorazione umana dello spazio: presente e futuro”.