"Continuiamo (forze politiche, ordine dei medici, sindacati) a chiedere di fare più tamponi in Piemonte. La verità è che la macchina organizzativa del Piemonte, al netto del grande impegno del personale sanitario sul fronte, versa in una situazione davvero preoccupante". A dirlo è Paolo Furia, segretario piemontese del Partito Democratico.
"E' noto che la Regione ha attivato più laboratori analisi per poter smaltire più tamponi. Ciò che è meno noto è che alcuni laboratori lavorano a circa la metà della loro capacità. Pare che il laboratorio di Asti, ad esempio, svolga la metà dei tamponi che potrebbe fare per mancanza di personale, nonostante gli investimenti importanti del Governo in merito alle assunzioni. Fino a qualche giorno fa, perlomeno, lo stesso valeva per il laboratorio di Novara. A Biella, poi, sembrerebbe che vengano fatti la metà dei tamponi che sarebbe possibile fare a regime per carenza di reagenti per svolgere l'esame. Una carenza di reagenti che potrebbe doversi imputare ai ritardi negli acquisti della Regione Piemonte, e quindi alla conseguente difficoltà di reperire il materiale sul mercato. In ogni caso, non vi sono certezze e dalla Giunta regionale, a parte generici attacchi sul passato, non arrivano spiegazioni".
"E' un mistero della fede e anche un discreto scandalo che il Piemonte nello specifico fatichi a dotarsi degli equipaggiamenti necessari a svolgere le analisi di tamponi. Inutile richiamarsi alle responsabilità del passato: nulla avrebbe impedito e impedisce alla Regione di coordinare, nel qui ed ora, gli acquisti di tamponi e reagenti (da assegnare ai laboratori analisi). Nulla che si sappia, perlomeno. Per questo ci piacerebbe avere esatta informazione su cosa sta succedendo nel settore acquisti e nel settore personale in Piemonte e se non possano essere accelerate le pratiche che consentirebbero ai laboratori come il nostro di lavorare a pieno regime".
"Smaltire più tamponi vuol dire salvare più vite. La nostra segnalazione non è rivolta a fare alcuna polemica con nessuno, ma a mettere luce su un problema che potrebbe essere affrontato con maggiore rapidità".
Così invece i parlamentari piemontesi del Pd intervengono in scivolata sul governatore Cirio. "Il Presidente della Regione da giorni non va più in televisione a relazionare sulla gestione nel contrasto al Coronavirus. Silenziato anche l'assessore Icardi, dopo aver detto che era tutta colpa della sfortuna. D'altronde i dati dei vari osservatori sono purtroppo impietosi. Ieri il capogruppo della Lega in consiglio regionale Alberto Preioni ha pensato bene di attaccare i medici di base, rei di essere troppo sindacalizzati, di aver osato criticare la gestione regionale dell’epidemia, di non essere sempre andati a casa dei pazienti malati e di non essersi procurati autonomamente i dispositivi di protezione. A parte che molti di loro vanno a casa dei pazienti, ma se non lo fanno è comprensibile. Servono infatti - e in metà Piemonte non ci sono ancora - le Unità speciali di continuità assistenziale (USCA) con medici e infermieri dedicati solo alla cura al domicilio, anche in quanto dotati di dispositivi speciali di protezione. Siamo allibiti e molto preoccupati per la gestione di una situazione che appare fuori controllo. Chiediamo quindi al Presidente Cirio di dare un segnale di discontinuità sul piano organizzativo e politico. Il nostro atteggiamento è stato sin dal primo giorno responsabile e collaborativo, ma non può portarci fino al punto di chiudere gli occhi di fronte a tanta approssimazione. Chiediamo dunque qual è l'opinione della giunta regionale riguardo le dichiarazioni del capogruppo della Lega Preioni? Qual è la strategia sull’impiego dei tamponi per contrastare la pandemia? Quali sono stati e quali saranno i provvedimenti sull’emergenza RSA? Perchè l'ordine sui dpi è stato fatto con scr solo il 18 marzo? Quali strategie sul personale sono e saranno adottate dalla Regione, considerando l’endemica carenza sia in ospedale che sul territorio (si pensi al personale nelle RSA e nei laboratori analisi) e le disponibilità del Governo ad aiutare inviando personale specializzato?".