Sabato 24 giugno, alla Reggia di Venaria, avrà luogo The Night of Kick and Punch – Black Tie Edition, l’evento dell’anno nel settore della kickboxing. Presenteranno l’evento, la popolare influencer Alice De Bortoli e Valerio Lamanna, la voce degli sport da combattimento in Italia (Che i guerrieri entrino nell’arena è la frase che lo contraddistingue).
Tornerà sul ring Georgian “Iceman” Cimpeanu contro il greco Nikolaos Panou sulla distanza delle 3 riprese da 3 minuti ciascuna con le regole dello stile K-1: pugni, calci e ginocchiate. Georgian è uno degli atleti più vincenti degli ultimi anni. Parla lui stesso della sua carriera: “Sono nato in Romania 29 anni fa, ma sono cresciuto a Villanova di Guidonia, che fa parte della città metropolitana di Roma. Pratico la kickboxing da quando avevo 10 anni. Ho vinto il titolo italiano in tutti gli stili della kickboxing. Penso di essere l’unico che è riuscito a farlo. La kickboxing è simile all’atletica: è uno sport con diverse specialità. Nell’atletica, non è detto che il primatista dei 100 metri diventi primatista anche degli 800 metri. In genere, chi corre sulla distanza dei 100 metri corre anche nei 200 metri ma non sulle altre distanze. Allo stesso modo, chi diventa campione in uno stile di kickboxing non è detto che lo diventi negli altri stili. Gli stili di kickboxing si possono dividere in due categorie: quelli che si praticano sulla materassina in cui si colpisce l’avversario in modo leggero e quelli che si praticano sul ring in cui si colpisce a potenza piena. Prima di combattere sul ring, ho combattuto negli stili a contatto leggero: point fighting, light contact e kick light. Le competizioni nazionali più importanti erano tre: il campionato italiano, la coppa Italia e la coppa del Presidente. Le ho vinte tutte e tre. Alla coppa del Presidente del 2014 ho vinto la medaglia d’oro nella categoria dei -69 kg in tutte e tre le specialità a contatto leggero. Ho vinto le tre competizioni, nella stessa categoria di peso, anche al campionato italiano ed alla coppa Italia. Ho fatto parte della nazionale italiana per 10 anni partecipando ai campionati mondiali della Wako (World Association of Kickboxing Organizations). Si tratta di una manifestazione con la formula del torneo per gli agonisti dilettanti. Nel 2010, a Belgrado (Serbia), ai mondiali giovanili, ho vinto il titolo nel light contact (pugni e calci al di sopra della cintura) nella categoria -57 kg. Nel 2013 ad Antalaya (Turchia) sono diventato campione del mondo di light contact nella categoria dei -69 kg. Poi sono passato alle competizioni a contatto pieno. Nel 2017 ho vinto il titolo mondiale nello stile low kick (pugni al di sopra della cintura, calci a tutto il corpo) nella categoria -67 kg al torneo svoltosi a Budapest (Ungheria). Diventato professionista, ho vinto il titolo mondiale Wako-Pro nella categoria dei pesi superwelter (fino a 69,100 kg) battendo nel 2019 il francese Marvin Ulrich con le regole dello stile K-1: pugni, calci e ginocchiate. La sfida si è svolta il 9 novembre, a Meaux e quindi a casa sua. Ho vinto ai punti. Sono stato premiato due volte dal Coni con il Collare d’Oro al merito sportivo.”
Georgian si sta allenando come se dovesse combattere per il titolo mondiale: “Mi alleno tutti i giorni per almeno due ore al giorno. A volte faccio due sessioni di allenamento nello stesso giorno: una dedicata alla preparazione atletica, l’altra dedicata alla kickboxing. Quando ho un match importante, mi servono due mesi per allenarmi nel modo migliore. Mi considero un tecnico perché vado all’attacco ma non prendo troppi rischi e studio l’avversario in modo da neutralizzare i suoi punti di forza. Non sono il classico fighter che attacca senza curarsi della difesa, tira 100 pugni e ne incassa 99. Anzi, sono l’opposto di quel tipo di agonista. I miei modelli nella kickboxing sono l’americano Raymond Daniels e l’olandese Andy Souwer. Finora, il mio modo di combattere ha prodotto risultati: il mio record nella kickboxing, considerando tutti gli stili, è di 47 vittorie, 5 sconfitte e 1 pari.”