Attualità | 03 giugno 2023, 10:00

“Punt e Mes”, in piazza XVIII Dicembre il monumento Sintesi 59: la storia e il significato

Quando mettere un punto e mezzo non significa finire, anzi: significato e curiosità su questa particolarissima installazione nel cuore del capoluogo sabaudo

monumento punt e mes

“Punt e Mes”, in piazza XVIII Dicembre il monumento Sintesi 59: la storia

Scegliere di mettere un punto significa troncare qualcosa che ci procura sofferenza per dar spazio ad un nuovo capitolo della nostra vita, un nuovo viaggio verso mete inesplorate.
Metaforicamente, si può dire lo stesso anche per "Sintesi 59", la statua che riproduce, nella forma, l'icona di Punt e Mes, il celebre Vermouth del 1870: collocato in piazza XVIII Dicembre, nel punto in cui si incontrano la vecchia stazione di Porta Susa e lo scivolo del nuovo terminal ferroviario, questo monumento accoglie e accompagna il crocevia di pendolari, torinesi o turisti che, ogni giorno, partono o giungono qui per scrivere una nuova pagina del libro della propria vita.
E ha significato un nuovo inizio per lo stesso ideatore, che nel 1959 riportò alla luce una sua bozza pittorica a seguito di un viaggio a New York nel quale vide una bambola giapponese composta da due semisfere.
Inaugurata il 26 ottobre 2015 in presenza dell'allora sindaco Piero Fassino, e di Marco Testa, figlio del suo ideatore, "Punt e Mes" ha omaggiato la creatività di Armando Testa, disegnatore e pubblicitario torinese che per decenni ha narrato l'Italia al culmine della sua produttività.
Essa, costruita interamente in acciaio, raffigura un'enorme sfera nera che poggia su una semisfera, anch'essa nera, ed è alta circa 5 metri.
Fassino, il giorno dell'inaugurazione, volle porre proprio l'accento sull'importante valore simbolico della statua, dichiarando: "Oltre ad essere un punto di grande visibilità e passaggio è anche una delle zone della rinascita della città, a metà strada tra i luoghi storici come la vecchia stazione o l'asse ottocentesco di via Cernaia, e la nuova stazione di Porta Susa con l'alta velocità e il nuovo polo direzionale".
Il figlio Marco, invece, volle ricordare il padre nel suo essere sognatore coi piedi fortemente appoggiati per terra. Egli dichiarò, infatti: "Le sue fondamenta erano ben radicate nella città di Torino. Preferiva mantenere sempre i piedi ancorati bene per terra in modo da poter avere la testa tra le nuvole. Il monumento che lo ricorda è perfettamente coerente con quella che era una descrizione di sé: povero ma moderno".

Federica De Castro

Leggi tutte le notizie di NUOVE NOTE ›

Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

Nuove Note
Nuove Note è la rubrica che ogni settimana ti fa conoscere un nuovo progetto musicale emergente nato tra la Mole Antonelliana e un pentagramma, tra i boschi piemontesi e una sala prove casalinga, tra uno studio di registrazione e i chilometri che lo separano da un paesino in provincia. Nuove Note ti racconta le storie e la musica gli artisti più interessanti della scena musicale piemontese.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium