Degli oltre 600mila minori che vivono in Piemonte, oltre 120mila risiedono all'ombra della Mole: più di uno su cinque é di origine straniera. Questa mattina la Città di Torino e Save the Children hanno siglato un accordo quinquennale per sviluppare strategie condivise per l'infanzia e l'adolescenza, indirizzando così le politiche e gli interventi sul territorio cittadino.
Si parte da Aurora e Barriera
I primi progetti, come ha spiegato Raffaella Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, riguarderanno: "Aurora e Barriera di Milano. Qui, con il coinvolgimento delle realtà attive sul territorio, faremo una mappatura di analisi sui diritti dell'adolescenza".
"Vogliamo provare a ridisegnare gli interventi - ha aggiunto - partendo dai diritti fondamentali come educazione, salute e sostegno alla povertà". Ed Aurora, in paragone agli altri quartieri, ha un numero elevato di minori (16.3%, contro una media cittadina del 15%).
Comitato strategico
L'accordo prevede la costituzione di un comitato strategico per definire linee d'azione e priorità d'intervento. "Questo patto - ha sottolineato il sindaco Stefano Lo Russo - rappresenta un tassello importante per le politiche di inclusione che la Città sta mettendo in campo, anche attraverso i fondi europei, con particolare attenzione ai quartieri di Torino nord".
Boom di minori stranieri non accompagnati
Uno dei problemi in tema di accoglienza, è quello dell'arrivo dei minori stranieri non accompagnati. Come già accaduto nel 2023, si registrano flussi doppi rispetto al 2022: molti provengono dall'Egitto e dall'Africa Subsahariana. Negli ultimi mesi il quadro si è ulteriormente complicato perché i giovani che arrivano a Torino ed in Italia sono sempre più piccoli.
"Il fenomeno degli stranieri non accompagnati - ha spiegato l'assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli - si può affrontare con due approcci diversi. Parcheggiare questi ragazzi, cercando di contenerli e fare in modo che non creino guai, oppure c'è la scommessa dell'integrazione".
"L'attività per minori stranieri non accompagnati non sono alternative a quelle per minori stranieri" ha poi precisato. E sul patto la vice sindaca Michela Favaro ha chiarito: "Le risorse messe sono integrate con quelle del Comune, ma è fondamentale avere una visione e una rete".