Tutto è pronto. Gli elfi delle tre Portinerie di Comunità, dall’8 fino al 18 dicembre, aspetteranno le letterine di bambini e bambine.
E come ogni anno ormai dal 2020, una volta ricevute le recapiteranno a Babbo Natale e infine consegneranno i regali il 22 (dalle 17 alle 19) e il 23 (dalle 11 alle 17) .
“Con una novità in più quest’anno: consapevoli della necessità di un comportamento responsabile e rispettoso dell’ambiente che ci circonda, chiediamo ai genitori e bimbi di orientarsi su doni ecosostenibili”, spiega Antonio Damasco, direttore della Rete Italiana di Cultura Popolare.
Le Portinerie hanno stilato un vero e proprio decalogo: i bimbi potranno chiedere un regalo generico (bambola, bici, gioco di società, macchinina) e non un gioco specifico (la nuova Barbie della Mattel, o le costruzioni Lego). Questi doni verranno poi acquistati dai produttori di oggetti ecosostenibili o scelti tra i giocattoli usati soprattutto in caso di richiesta di bici, computer o oggetti di elettronica (la Rete predilige da sempre quelli rigenerati o usati). Anche la carta regalo sarà riciclata o semplice carta di giornale.
Altra novità, quest’anno potranno scrivere una lettera anche gli anziani della Rsa Spalato potendo esprimere un ‘desiderio’. Poi la Comunità del Dono, comunità solidale creata attorno alle tre portinerie (Piazza della Repubblica 1, via Osasco 19/A, Lungo Dora Savona 38), farà una colletta per non lasciare i bambini senza un regalo o per aiutare le persone anziane a realizzare un piccolo sogno.
Nel 2022 grazie alla generosità della comunità del dono sono stati consegnati oltre 120 regali a bambine e bambini.
Ogni Portineria avrà il suo Elfo, di verde vestito. Quello delle Portinerie è un grande progetto di innovazione sociale che consiste nel costruire relazioni tra chi abita una stessa zona della città, a cui la Rete Italiana di cultura popolare lavora da anni. E che ha ricevuto anche un plauso dall’Unione europea che ha inserito questi luoghi tra le realtà considerate buone pratiche di inclusione sociale.
“La comunità del dono è cresciuta negli anni - racconta la presidente della Rete, Chiara Saraceno – il valore del dono innesca relazioni e sistemi di welfare tra cittadini per costruire una comunità più solidale e coesa.”