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Economia e lavoro | 17 settembre 2024, 15:08

Tavares a Torino: "Mirafiori non ha problemi di organico, confermate Maserati e 500 ibrida. Lavoriamo per evitare casi-Volkswagen"

L'ad di Stellantis ha presentato il nuovo hub globale per i veicoli commerciali di Stellantis Pro One: "Un segnale di attenzione verso la città". E sull'elettrico: "La gente vuole pagarlo come l'endotermico, ma non si può"

Carlos Tavares

Il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, ha ribadito i piani di Stellantis per Torino

Il caso Volkswagen fa paura, ma a Mirafiori "non ci sono problemi di organico" e i modelli Maserati sono tutti confermati. Anche la 500 ibrida procede secondo i piani: inizio 2026. E il nuovo hub per veicoli commerciali deve essere una nuova conferma della centralità di Torino nei piani di Stellantis.

Così parlò Carlos Tavares, ceo di Stellantis, in una delle sue rare apparizioni a Torino: l'occasione è stata la presentazione di Stellantis Pro One, l’hub globale dei veicoli commerciali che si ritaglia il suo spazio nell'ambito di Mirafiori Automotive Park 2030 insieme al battery center, il centro di economia circolare, il green campus e altro ancora.

Mirafiori non ha problemi di organico

Viste le ripetute pause nella produzione e il ricorso alla cassa integrazione (che sta colpendo le carrozzerie anche in queste settimane, fino all'11 ottobre), il manager ha ribadito come l'azienda ritenga di "non avere problemi di organico a Mirafiori, ma naturalmente è in corso una trasformazione. Si passa da un tipo di lavoro a un altro. Questa è la realtà".

"Ci piacerebbe produrre di più a Mirafiori in particolare la nostra tecnologia mild hybrid perché permette di ridurre le emissioni", ha aggiunto. E ancora: "Vogliamo produrre più cambi eDct e la Circular Economy sta andando molto bene".

Conferma modelli Maserati

Tutto secondo i piani, dice Tavares, anche per Maserati. Che dopo il trasloco da Grugliasco a Mirafiori, è sembrata la componente più al palo, di tutto il bouquet Stellantis. "Il piano prevede una conferma dei modelli Maserati, prevediamo di continuare a produrre la GranTurismo e Gran Cabrio a Mirafiori". "Abbiamo fatto miglioramenti significativi in termini di qualità in tutto il brand - ha aggiunto - abbiamo portato la giusta tecnologia e ora abbiamo anche il motore Folgore, un bev puro. Abbiamo ancora lavoro significativo da fare sul marketing perché quello che vedo è che abbiamo una struttura dei costi che dovrebbe permetterci di garantire la sostenbilità di Maserati. Non credo che abbiamo fatto abbastanza per posizionare Maserati come un vero brand del lusso".

5oo ibrida inizio 2026

Intanto, Mirafiori attende l'arrivo della 500 ibrida, anche alla luce del rallentamento che ha avuto la 500bev dopo una partenza bruciante. "L’arrivo della Fiat 500 Mild Hybrid è confermata a inizio 2006". E su Leapmotor: "Abbiamo rispettato i tempi, le auto sono state omologate e le prime sono in consegna".

Hub globale veicoli commerciali

E l'appuntamento di oggi, legato ai veicoli commerciali, deve essere letto come un ulteriore segnale di attenzione a Torino, da parte del Gruppo. "L’hub globale per i veicoli commerciali di Stellantis Pro One è nato per riunire il talento delle nostre persone in team dedicati, dislocati in tutte le nostre regioni, per realizzare il nostro obiettivo di diventare leader mondiali nel settore dei veicoli commerciali, in un segmento molto redditizio che rappresenta un terzo del nostro fatturato. La decisione di assegnare questo hub a Mirafiori è un’ulteriore testimonianza del nostro profondo impegno in Italia". "Continueremo a costruire un modello di business sostenibile in Italia, un modello che richiede il sostegno dei sindacati, dei fornitori e delle istituzioni. Un impegno comune per formare una forte squadra italiana".

Il nuovo hub, composto da oltre 80 professionisti, integrerà diverse funzioni trasversali, tra cui ingegneria, marketing, sviluppo prodotto, vendite, logistica, comunicazione, finanza, risorse umane, acquisti, veicoli ricreazionali, produzione e altre attività incentrate sul cliente. Inoltre, fungerà da ‘centro direttivo’ per tutti i dipendenti coinvolti nel business globale dei veicoli commerciali. 

Uno spettro si aggira per l'Europa: il timore di Volkswagen

Intanto, però, anche dagli uffici Stellantis si osserva con una certa preoccupazione quanto accade in Germania, ai rivali di Audi-Vlokswagen, con la chiusura degli stabilimenti. “Abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare duramente per evitare situazione simili a quella di Volkswagen e il futuro ci dirà se saremo in grado di evitare i problemi oppure no. E’ troppo presto per dirlo oggi”, rivendica Tavares. "Dipende da molte cose - ha spiegato -: dai consumatori, da quanto velocemente saremo in grado di ridurre i nostri costi, fissi e variabili, e dalla volontà dei Paesi europei di sostenere i consumatori nell’acquisto di Bev".

"Negli ultimi anni abbiamo fatto molte scelte impopolari per evitare la situazione che sta vivendo Volkswagen, siamo stati criticati per queste decisioni che a volte non sono state ben comprese perché forse non le abbiamo spiegate bene - ha proseguito - quello che stiamo dicendo da almeno sei anni, è che il grosso problema dell’elettrificazione è l’accessibilità economicaVediamo chiaramente che i consumatori vogliono comprare l’elettrico al prezzo dell’endotermico, ma non esiste un modello di business che sopporti questo e le aziende che hanno cercato di vendere i veicoli elettrici al prezzo dei veicoli a motore endotermico sono in difficoltà”.

Lazzi (Fiom): "Annuncio che non riguarda la produzione"

"Siamo di fronte all’ennesimo annuncio di un progetto che non ha niente a che fare con la produzione di autovetture - ammonisce Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino -. Questa volta è un ipotetico Hub che fungerà da integrazione a funzioni che nulla centrano con la produzione di auto. Francamente sono sconcertato, nonché preoccupato per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori e per la tenuta industriale del comparto auto torinese. Ci servono le produzioni, non sappiamo più come dirlo, per avere prospettive future. E ci servono assunzioni perché l’organico di Mirafiori non è vero che va bene così, come affermato dall’AD di Stellantis, in quanto fra sette anni tutti saranno in pensione e senza ingressi lo stabilimento rischia la chiusura per consunzione. Serve invece che Mirafiori diventi davvero un Hub: ma di produzioni di auto arrivando alle fatidiche duecentomila unità all’anno".

Meno severa la Cisl: “Apprezziamo lo sforzo di diversificazione del gruppo Stellantis a Mirafiori e soprattutto le parole rassicuranti di Tavares sugli organici - dice il segretario generale, Luca Caretti -, ma restiamo preoccupati per i volumi della produzione che in fabbrica hanno raggiunto livelli incompatibili con la sua sopravvivenza e sul mancato ricambio generazionale all’interno dello stabilimento. Serve un piano straordinario di formazione per i lavoratori con l'obiettivo di aiutarli ad affrontare le transizioni e la grande trasformazione in atto come da lui stesso riconosciuto nel suo intervento odierno a Torino”.

Massimiliano Sciullo

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