Attualità | 09 luglio 2025, 16:50

Via Rocca de’ Baldi: c’è l’ok ai lavori per il nuovo Cas, ma il cambio d’uso è ancora sotto esame

Sempre più chiaro il destino dell’ex Telestudio. Mazzoleni: “Futuro non deciso dalla Città”

Immagine di archivio

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Il futuro dell’immobile ex Telestudio al civico 20 di via Rocca de’ Baldi, quartiere Nizza Millefonti, sembra segnato. A riaccendere i riflettori, dopo le polemiche sollevate dai residenti e i dubbi della Circoscrizione 8, è stato il consigliere comunale della Lega, Fabrizio Ricca, che tramite question time ha chiesto chiarimenti all’amministrazione comunale in merito alla presunta ripartenza dei cantieri nell’edificio, destinato ad accogliere un Centro di Accoglienza Straordinaria (Cas).

La nuova Scia

A rispondere in aula è stato l’assessore all’Urbanistica, Paolo Mazzoleni, che ha confermato come sia stata presentata ad aprile una nuova Scia, necessaria per alcuni lavori interni, finalizzati in parte alla sanatoria di precedenti difformità edilizie.

Non solo, una terza Scia inviata a maggio per il nuovo tentativo di cambio d’uso è ancora in fase avanzata di istruttoria. Ma il rilascio del titolo edilizio potrebbe arrivare a breve.

“Non decide la Città”

L’assessore Mazzoleni ha inoltre ricordato che l’uso effettivo dell’immobile - come nel caso dell’eventuale apertura di un Cas - è competenza del Ministero dell’Interno tramite la Prefettura di Torino. “Il Comune - ha precisato - può solo verificare la compatibilità urbanistica e tecnica delle funzioni, senza entrare nel merito della gestione operativa del servizio”. Insomma Mazzoleni ribadisce: “Non è la città che decide”.

“Serve un confronto”

Ma sul tema Ricca ha espresso molti dubbi, maturati anche a seguito del confronto con i cittadini avvenuto al recente Diritto di Tribuna. “La Città avrebbe il dovere di confrontarsi con la Circoscrizione 8 per capire la vera natura di quel luogo - ha attaccato Fabrizio Ricca - Riproporre il contesto sociale di Cavoretto in quella che è l’attuale situazione di Nizza Millefonti non ci sembra la stessa cosa”. 

Proprio il presidente, Massimiliano Miano, aveva espresso la settimana scorsa più di un dubbio ricordando come nel quartiere sia anche attiva la zona rossa, a causa degli ormai noti problemi di spaccio. Sempre Miano, nel frattempo, ha chiesto di poter anticipare la commissione legata all’ultimo Diritto di Tribuna entro il mese di luglio, massimo la prima settimana di agosto (invece che il 17 settembre). Per permettere ai cittadini, autori di una petizione, di poter ricevere una risposta. 


Philippe Versienti

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