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Il Punto di Beppe Gandolfo | 01 settembre 2025, 06:35

Che cavolo di pubblicità

"Sarà capitato anche a voi, in questi mesi estivi di osservare la televisione, magari distrattamente, e di essere colpiti da strani spot pubblicitari".

Che cavolo di pubblicità

Sarà capitato anche a voi…(non è il reifrain della famosa canzone), in questi mesi estivi di osservare la televisione, magari distrattamente, e di essere colpiti da strani spot pubblicitari.

Mi domando: siamo diventati un popolo di persone malate, con diverse patologie, oppure semplicemente assai ipocondriaci?

Mi appresto a pranzare o cenare, ed ecco che arrivano, sullo schermo, persone che soffrono di stipsi o – al contrario - di diarrea, donne con pruriti vaginali, uomini con problemi di prostata, sembra che tutti siamo incontinenti e necessitiamo di pannoloni notturni, la dentiera ci si rompe in continuazione, e la sordità impera. Per non parlare di bruciori di stomaco, mal di testa, ciclo mestruale abbondante, e l’elenco potrebbe continuare.

Caroselli che proponevano medicinali da banco ci sono sempre stati: quelli con i capelli grigi come il sottoscritto, ricorderanno Nicola Arigliano e il suo Digestivo Antonetto, ma – se la memoria non m’ inganna – erano molto rari, sporadici. Adesso sembra di vivere in una farmacia televisiva, 24 ore su 24 di consigli (????) per la nostra salute.

Per contro sono quasi spariti gli spot che reclamizzano automobili. Fino a qualche anno fa non c’era che l’imbarazzo della scelta per chi stava decidendo di cambiare vettura. Sarà che non si vendono più auto? Oggi, per contro, regnano pastiglie, bustine, compresse, gocce, integratori, vitamine… soluzioni per ogni malessere.

Eppure, la pubblicità difficilmente sbaglia: dietro slogan, testimonial, immagini, sketch ci sono studi approfonditi. Non vengono mai scelti a caso. Questo tsunami di “spot medicamentosi” porta senz’altro risultati in termini di vendite e di posizionamento sui mercati. E le case farmaceutiche accumulano utili su utili, imperando su un popolo di malati, presunti tali, ipocondriaci, comunque insofferenti.

Va bene così? Mah…comunque cenare tutte le sere con quella signora che non sopporta i suoi pruriti vaginali, o quell’ uomo che si sveglia più volte nella notte per falsi richiami di andare in bagno, mi dà un pochino fastidio.

Questo almeno posso dirlo?

Beppe Gandolfo

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