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Nichelino-Stupinigi-Vinovo | 22 ottobre 2025, 09:45

Gli antichi rituali della caccia rivivono alla Palazzina di Stupinigi al suono dei corni di Sant’Uberto

Domenica 26 ottobre appuntamento con Grand Chasse Royale

Gli antichi rituali della caccia rivivono a Stupinigi al suono dei corni di Sant’Uberto

Gli antichi rituali della caccia rivivono a Stupinigi al suono dei corni di Sant’Uberto

Il paesaggio rappresentato nelle tele di Vittorio Amedeo Cignaroli e le tradizioni delle giornate delle grandi cacce tra Settecento e Ottocento rivivono alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. La residenza sabauda del Comune di Nichelino fa rivivere domenica 26 ottobre l’arte musicale dei suonatori di corno che accompagna le azioni di caccia simulata, partenza e presa, messe in scena nel giardino della residenza dalla STCC – Società Torinese per la Caccia a Cavallo.

Atmosfere, suoni e costumi d'epoca

Con Grand Chasse Royale le musiche, che corrispondevano all’antico cerimoniale venatorio della vènerie royale, vengono riproposte dall’Equipaggio della Regia Venaria, gruppo musicale dell’Accademia di Sant’Uberto, costituita nel 1996 e riconosciuta dall’Unesco Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Lo strumento impiegato è la trompe d’Orléans, corno circolare naturale, senza fori, tasti o pistoni, di agevole impiego anche a cavallo, per trasmettere le sequenze dell’azione venatoria nel folto della foresta. 

Nel XVII-XVIII secolo la caccia reale per antonomasia era la vènerie al cervo, pratica venatoria esercitata a cavallo con l’ausilio di muta di cani da seguita. La Reggia di Venaria Reale prima ed in seguito la Palazzina di Caccia di Stupinigi, erano le residenze costruite per sostenere il complesso apparato organizzativo. Nella vènerie l’azione consisteva in una precisa sequenza di fasi, dette anche funzioni, che costituiva un vero e proprio “cerimoniale venatorio”. Le diverse situazioni che l’equipaggio di caccia avrebbe dovuto affrontare sul terreno nel corso dell’inseguimento, anche nel folto della foresta, erano comunicate a tutti i cavalieri per mezzo del corno da caccia, che da allora segna il rapido evolversi dello strumento, anche in orchestra.

Il programma completo

Ore 10.20-10.50, Salone d’Onore e Sala degli Scudieri

Introduzione alle cacce reali attraverso i dipinti di Vittorio Amedeo Cignaroli

Ore 11, Padiglione centrale, terrazza

Partenza della STCC - Società Torinese per la Caccia a Cavallo al suono dei corni da caccia

Ore 11.45-12.15, Salone d’Onore, Appartamento della regina e Cappella di Sant’Uberto

Introduzione all’arte dei suonatori di corno, a cura dell’Accademia di Sant’Uberto. Un percorso in più tappe alla scoperta della storia dello strumento, sino ad oggi e al riconoscimento Unesco

Ore 12.30, Salone d’Onore

Fanfare di vènerie eseguite dall’Equipaggio della Regia Venaria

Ore 13, Padiglione centrale, terrazza

Arrivo della STCC – Società Torinese per la Caccia a Cavallo e “presa” simulata al suono dei corni

Terminata l’esperienza della caccia, la Palazzina ritornerà alla vita di corte con tableaux vivants a cura dei rievocatori Le Vie del Tempo e Nobiltà Sabauda.

Massimo De Marzi

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