Costruire una strategia organica che metta al centro le persone e promuova la coesione sociale, lo sviluppo economico, la sostenibilità e l’accessibilità abitativa mettendo a sistema attività già in essere e nuovi strumenti.
Torino compie oggi un passo decisivo in questa direzione con l’approvazione, da parte della Giunta comunale, della delibera che avvia la prima fase attuativa del Piano dell’Abitare per lo sviluppo della Città di Torino. La delibera, che dà attuazione agli indirizzi approvati dal Consiglio Comunale con la Deliberazione numero 417 del 9 luglio 2025, segna l’avvio di un processo trasversale e partecipato, volto a rendere Torino una città più inclusiva e in cui il diritto ad un’abitazione sia leva tanto per lo sviluppo urbano, quanto per quello sociale.
La delibera, proposta dall’assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli, insieme con la vicesindaca Michela Favaro e l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, segna l’avvio operativo di un percorso fondato sulla convergenza tra politiche sociali, del lavoro e strumenti urbanistici, volto a costruire una visione integrata dello sviluppo urbano e del diritto alla casa.
«La casa è il punto di partenza per la vita di ciascuno, non un punto di arrivo – ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli –. Vogliamo fare di Torino una città più giusta e solidale, capace di garantire a tutte e a tutti, giovani, anziani, famiglie, studenti, persone in difficoltà, la possibilità di abitare in modo dignitoso, stabile e sostenibile, e per farlo occorre lavorare coralmente, coinvolgendo tutte le parti interessate ad una governance condivisa delle politiche dell’abitare, dando seguito alle indicazioni del Consiglio Comunale».
La delibera, in particolare, prevede la costituzione di un Comitato di Accompagnamento, con funzioni di Osservatorio permanente sull’abitare, che riunirà rappresentanti degli inquilini, dei proprietari, delle organizzazioni sindacali, del Terzo Settore, delle istituzioni pubbliche, delle fondazioni bancarie e del mondo produttivo.
In seno al Comitato sarà inoltre istituita una Cabina di Regia, incaricata di coordinare i gruppi di lavoro tematici e garantire l’attuazione delle linee strategiche del Piano che verrà definito con il contributo di tutte le componenti entro un anno.
Un riferimento importante per tutto il lavoro saranno le analisi e gli studi in corso per il nuovo Piano Regolatore Generale, con particolare attenzione alla mappatura del patrimonio edilizio, alla domanda abitativa, al mercato immobiliare e ai fabbisogni emergenti della popolazione. Questi dati costituiscono la base conoscitiva del nuovo Piano, volto a favorire politiche abitative fondate su evidenze aggiornate e su una visione di lungo periodo.
Nell’ambito del futuro Piano Regolatore e del Regolamento Edilizio, la Città introdurrà misure urbanistiche specifiche per ampliare e diversificare l’offerta abitativa. Tra gli obiettivi: incentivare senior housing e cohousing, residenze studentesche, housing sociale e cohousing solidale, favorendo la rigenerazione urbana e la creazione di spazi abitativi sostenibili e accessibili.
Un aspetto importante della strategia riguarda il potenziamento dell’agenzia Lo.C.A.Re, lo strumento comunale che favorisce l’incontro tra domanda e offerta di abitazioni in affitto a canone sostenibile. La Città prevede una rivisitazione complessiva del servizio e delle attività di informazione e sensibilizzazione, anche attraverso la presenza in spazi urbani ad alta accessibilità e visibilità, grazie ad accordi con enti concessionari di spazi pubblici, a partire dalle disponiblità di 240mila euro di risorse del PN Metro.
In questa cornice sarà sperimentata l’attivazione di un service tecnico in coprogettazione pubblico–privato sociale, con l’obiettivo di aumentare la disponibilità di alloggi sul mercato, ottimizzare la gestione degli immobili delle persone tutelate e amministrate e garantire interventi di manutenzione e supporto tecnico mirati.
Tra queste prime misure vi é anche il rafforzamento delle sinergie già in essere con il Terzo Settore, attraverso il Piano Inclusione Sociale, per sviluppare progetti di housing solidale, percorsi personalizzati di accompagnamento all’abitare e interventi di prevenzione degli sfratti, con particolare attenzione alle aree di edilizia residenziale pubblica.
La delibera prevede inoltre una campagna di comunicazione e sensibilizzazione per contrastare le discriminazioni nell’accesso al mercato della locazione, promossa in collaborazione con le associazioni del Coordinamento Torino Antirazzista e Plurale e di altri ETS.














