Oggi pomeriggio alle 16, una decina di persone della campagna Il Giusto Prezzo di Ultima Generazione, insieme ad attivisti e attiviste di BDS Italia e del Global Movement to Gaza, hanno messo in atto un’azione diretta nonviolenta nel Carrefour di corso Filippo Turati.
Gli attivisti, che invitavano a preferire alternative come negozi di prossimità, mercati contadini, gruppi d’acquisto solidale e filiere realmente trasparenti.
Tra l’interno del supermercato e l’area esterna, i partecipanti hanno diffuso il messaggio del boicottaggio non solo dei prodotti di origine israeliana, ma dell’intera grande distribuzione organizzata, ritenuta un modello economico che concentra potere nelle mani di pochi gruppi industriali, danneggia i piccoli produttori e impoverisce le filiere agricole e alimentari.
Uno dei partecipanti all’azione nonviolenta ha dichiarato: “Riempio il carrello senza pensarci troppo, ma sappiamo che l'impatto economico che i nostri soldi hanno nel finanziare l'occupazione dei territori palestinesi avviene anche attraverso la nostra spesa. Facendo delle scelte consapevoli possiamo dare peso alle nostre scelte, perché non è solo una decisione individuale: insieme possiamo trasformare il modo in cui consumiamo. Il nostro portafoglio, le nostre scelte di spesa, sono uno strumento importante di protesta e di dissenso, una scelta collettiva che ci permette di fare scelte etiche, di dissociarci da una complicità che ci viene imposta come naturale. Possiamo scegliere, possiamo scegliere di andare altrove, investire altrove i nostri soldi. La complicità non è obbligatoria. Non è obbligatoria.”














