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Attualità | 17 novembre 2025, 13:57

Grugliasco città universitaria: presentate le linee guida per la revisione del piano regolatore

Avviata la riconversione in residenze per studenti di una parte dei fabbricati dell'ex Ospedale Psichiatrico: in arrivo 250 posti letto

Presentate a Grugliasco le linee guida per la revisione del piano regolatore

Presentate a Grugliasco le linee guida per la revisione del piano regolatore

Realizzare la piena integrazione tra territorio cittadino e Università. È questo il principale obiettivo della revisione anticipata del piano regolatore generale in vigore da otto anni. E per farlo il Consiglio Comunale ha approvato gli indirizzi entro i quali questa revisione dovrà muoversi, per dare a Grugliasco una vera dimensione universitaria: da un lato è, infatti, necessario che il mondo universitario si apra al territorio, alle attività economiche, alle scuole, ai cittadini; dall'altro, che il territorio offra al mondo universitario, circa 10mila persone tra studenti, docenti, ricercatori, personale, ciò di cui hanno bisogno, anche modificando, se necessario le attuali previsioni urbanistiche.

Questi i principali indirizzi strategici individuati per raggiungere l'obiettivo principale di questa revisione del piano.

1 – L'integrazione tra la Città delle Scienze dell'Ambiente e il territorio grugliaschese passa attraverso il soddisfacimento della necessità di residenze universitarie per rispondere al fabbisogno conseguente la realizzazione del polo universitario: occorre incrementare l'offerta locativa di residenzialità temporanea a costi accessibili, da convenzionare sulla base delle tariffe praticate dall'Edisu (ente regionale per il diritto allo studio universitario) del Piemonte. Questa offerta agirà inoltre da calmiere delle distorsioni del mercato affitti a lungo termine.

Parte del fabbisogno di residenze universitarie sarà soddisfatto con la rifunzionalizzazione di parte del complesso dell'ex Ospedale Psichiatrico, nel parco vicino ai dipartimenti di Scienze Agrarie, Forestali Alimentari e Scienze Veterinarie. Edisu ha già avviato la riconversione in residenze per studenti di una parte dei fabbricati dell'ex Ospedale Psichiatrico con la previsione di 250 posti letto.

Tuttavia è necessario individuare ulteriori aree idonee, anche a partire da alcune proposte già pervenute per la realizzazione di residenze universitarie intervenendo su fabbricati esistenti:

a) una parte dell'ex convento delle suore Missionarie della Consolata nell'area tra via Crea e corso Allamano, dove c'è già una rsa;

b) un fabbricato produttivo (la ex Barbero) dismesso su corso Torino in prossimità dell'insediamento universitario;

c) un'area che necessita di riqualificazione tra strada Antica di Grugliasco e via Marzabotto.

Altre aree che potrebbero essere prese in considerazione sono:

a) un'area in via Castagnevizza, dove attualmente si trovano attività produttive e che necessita di riqualificazione e si trova vicina alla Città delle Scienze e dell'Ambiente e al servizio di trasporto pubblico;

b) un'area nel “Borgo Nuovo” a est di via Leonardo da Vinci dove non sono stati attuati gli interventi inizialmente previsti;

c) un'area che necessita di riqualificazione in strada del Gerbido;

d) un'area di proprietà comunale in via Pietro Micca che è inserita nel piano delle alienazioni immobiliari.

2 – Il nuovo polo universitario costituisce l'occasione per attirare l'insediamento e lo sviluppo di attività utili e a servizio della popolazione universitaria. Tutto questo senza edificare nuove aree, ma recuperando a nuova vita fabbricati che al momento risultano dismessi e si trovano in zone prossime all'università e ai trasporti. In particolare sono state individuate due aree, la prima in via Camillo Cenni, dove al momento sono insediate alcune attività produttive e artigianali e la seconda, in corrispondenza del cavalcavia di corso Torino dove esiste un autodemolitore. Per la prima, si pensa a una riqualificazione complessiva con l'insediamento di incubatori di impresa, di start-up e aziende a elevato contenuto di innovazione tecnologica che si avvalgano al meglio delle potenzialità offerte dal polo universitario. Per la seconda, già destinata a distributore di carburante dal piano regolatore attuale, si ipotizza la cessazione dell'attività di rottamazione veicoli e la modifica della destinazione d'uso per lo svolgimento di attività ricreative e legate al tempo libero, rivolte in particolare alla popolazione studentesca, come ad esempio esercizi pubblici, spazi per attività sportive, di spettacolo, di servizi alla persona, terziarie o anche qui start-up e incubatori d'impresa.

Sempre nell'ottica di attività a corollario e completamento dell'insediamento universitario nascente, una riflessione riguarda le aree produttive su via Leonardo Da Vinci, con l'obiettivo di valutare l'eventuale possibilità di trasformazione in area prevalentemente residenziale, con abitazioni “ordinarie e/o collettive, o produttivo/artigianale con esercizi di vicinato e l'insediamento di locali turistico ricettivi.

3 – L'integrazione università/territorio passa anche attraverso adeguate politiche abitative per calmierare il mercato degli affitti a lungo termine, che potrebbe subire distorsioni per la riduzione della disponibilità a favore dei contratti temporanei legati all'università. A questo proposito si intende incentivare la realizzazione di alloggi a prezzi e canoni di affitto calmierati, anche attraverso la possibilità di utilizzare aree edificabili di proprietà comunale per eventuali interventi di edilizia convenzionata e di edilizia pubblica con l'intento di favorire, attraverso specifici criteri, l'assegnazione a soggetti svantaggiati.

4 – Accanto al recupero di edifici esistenti a scopo residenziale rivolto agli studenti, l'arrivo dell'Università induce anche alla valorizzazione e al recupero del patrimonio storico e architettonico di Grugliasco per farlo conoscere e fruire da quanti graviteranno attorno al polo universitario. Primo fra tutti è da considerare il recupero delle cascine storiche, riflettendo sulla possibilità di ampliare le loro destinazioni destinazioni d'uso per incentivarne l'utilizzo con una più ampia gamma di attività rispetto a quella attuale, compresa eventualmente anche quella di residenza universitaria. Il recupero delle cascine storiche, infatti, consentirebbe la prosecuzione della valorizzazione del parco urbano, avviato con alcuni interventi tra il Polo Universitario e strada del Portone, dove si trovano aree verdi, percorsi pedonali e ciclabili, esistenti e da potenziare, in un contesto agricolo nel quale le cascine storiche assumono grande importanza per il valore di testimonianza storico-architettonica e della cultura materiale locale.

Ulteriori indirizzi strategici

Il Consiglio Comunale ha individuato ulteriori indirizzi strategici meno strettamente legati alla nuova dimensione universitaria della città e che si pongono in continuità con i criteri già seguiti nella pianificazione nei piani regolatore del 2002 e del 2017 e delle successive varianti:

· la riqualificazione di aree produttive dismesse o sotto utilizzate con l'obiettivo di rigenerare aree produttive dismesse o sottoutilizzate confermandone la prevalente destinazione produttiva. Il rilancio di queste aree, evitando situazioni di degrado, passa attraverso la valutazione della possibilità di consentire, oltre alla destinazione produttiva, ulteriori destinazioni d'uso purché compatibili, complementari e coerenti con il contesto circostante. Rientrano in questo gruppo oggetto di approfondimento le aree “ex ITCA” ed “ex Pininfarina”, escludendo in ogni caso trasformazioni che prevedano l'insediamento di medie o grandi strutture di vendita al dettaglio;

· la tutela delle aree agricole e del suolo non consumato considerata dall'Amministrazione di particolare rilevanza per un uso consapevole del territorio, ritenendo prioritario il riuso e la rigenerazione urbana del suolo già consumato. Nella revisione del piano regolatore non saranno introdotte previsioni di nuovo consumo di suolo, tranne che questo avvenga per interventi di interesse pubblico accompagnati da adeguate misure di compensazione ambientale. Potrà inoltre essere valutata una modifica delle previsioni vigenti di edificabilità, così da ridurre il consumo di suolo “potenziale”, ovvero già consentito ma non ancora attuato, riportandole alla destinazione agricola o destinandole a servizi che non comportino consumo di suolo “irreversibile”, quali aree a parco o per attività sportiva che modificano le caratteristiche del suolo naturale o agricolo senza tuttavia esercitare un'azione di impermeabilizzazione. Le aree di proprietà comunale destinate a servizi che saranno eventualmente destinate ad attività agricola potranno essere oggetto di bandi individuando particolari categorie per la loro assegnazione, ad esempio ad associazioni attive nel sociale a favore di soggetti svantaggiati e/o che possano attivare collaborazioni con le scuole o altre associazioni, giovani agricoltori, operatori attivi nelle forme di agricoltura ambientalmente sostenibile e/o sperimentale anche per quanto riguarda le eventuali strutture da edificare, soggetti con difficoltà di reinserimento nel mondo del lavoro;

· la realizzazione e riqualificazione dei principali assi urbani e ripianificazione delle aree adiacenti per la cui attuazione non sono previsti interventi di infrastrutturazione, se non la realizzazione di corso Marche, asse di livello metropolitano, e il completamento del Bastione, opera di rilevante importanza anche in relazione al completamento del Polo Scientifico e che assumerà la funzione di asse di distribuzione dei flussi di traffico ora svolta da via Leonardo da Vinci, per la quale si prospetta il ruolo di strada urbana di accesso al centro con riqualificazione degli spazi circostanti con aree a servizi del terziario, come già ribadito nelle linee principali.

Sempre in quest'ambito si pensa alla realizzazione, all'interno del Polo Scientifico universitario di un collegamento tra corso Torino e il territorio di Collegno con un percorso al di sotto della linea ferroviaria, e alla riqualificazione di corso Allamano, le cui prospettive di trasformazione sono particolarmente complesse perché legate a una dimensione sovracomunale, essendo il corso interessato dagli sviluppi di corso Marche e della Nuova Linea ferroviaria Torino Lione, nonché del Sistema Ferroviario Metropolitano e relative fermate.

· la riqualificazione delle borgate resta un indirizzo strategico.

A Borgata Paradiso la riqualificazione potrà ritenersi conclusa con la trasformazione della zona di via Castagnevizza secondo le previsioni di piano vigenti o che saranno definite con la revisione del piano.

La riqualificazione di Borgata Lesna proseguirà con l'intervento in corso di completamento del PIRU (Programma integrato di riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale) approvato alla fine del 2008 e con quello, di prossima attuazione, del “MODE” (multisala cinematografica, insediamenti commerciali e pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande e un lotto di ridotte dimensioni a destinazione residenziale), che consentirà anche il recupero del complesso della cascina Armano, caratterizzato da forte degrado da diversi anni; ulteriori auspicabili interventi di riqualificazione potranno riguardare le aree “ex ITCA” ed “ex Pininfarina”.

La riqualificazione di Borgata Quaglia proseguirà con gli interventi relativi alle aree di via Giacosa e via Marzabotto secondo le previsioni di piano vigenti o che saranno definite con la revisione del piano, e all'area tra via Marzabotto e via Dante Alighieri a sud di via Ugo Foscolo, occupata da attività produttive dismesse o in via di dismissione per le quali la spinta verso la riqualificazione sarà rafforzata dalla realizzazione della nuova fermata ferroviaria “Quaglia-Le Gru” dell'SFM5 (prossima al progetto “MODE” di Borgata Lesna) e dalla cessazione dell'attività della cava a sud della borgata con conseguente recupero ambientale delle aree interessate, una parte delle quali, destinata a parco, sarà dismessa al Comune.

La riqualificazione di Borgata Gerbido, avviata con la sistemazione della viabilità e degli spazi pubblici (piazzetta Andrea Camilleri) nell'ambito del “Bando Periferie”, potrà proseguire con gli interventi di trasformazione delle aree occupate da attività produttive dismesse o in via di dismissione oltre che con l'attuazione dei progetti già previsti in zona via Moncalieri e via Allason.

· La riqualificazione dell'area centrale, già avviata, proseguirà e, in particolare, sarà ampliata la biblioteca civica “Pablo Neruda” e saranno oggetto di rivisitazione piazza Matteotti e il Parco Culturale Le Serre, anche per fornire adeguato scenario in cui promuovere attività di carattere culturale. Sono previsti inoltre interventi di riqualificazione degli spazi urbani e degli edifici esistenti pubblici e privati, anche con le risorse da destinare obbligatoriamente alle politiche di valorizzazione del tessuto commerciale urbano, derivanti dall'attuazione del MODE e dell'ampliamento della Shopville Le Gru;

· La valorizzazione delle aree comunali: l'Amministrazione procederà a effettuare una ricognizione del patrimonio comunale con l'obiettivo di individuare ulteriori aree da inserire nel Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, considerando anche la possibilità di modifiche al piano regolatore per reperire le risorse necessarie alla realizzazione di interventi di interesse pubblico e incentivare l'insediamento di attività indotte o richieste dall'insediamento universitario.

comunicato stampa

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