Emergono nuovi elementi sulla vicenda che aveva scosso Torino e Moncalieri nelle settimane successive ad Halloween. Secondo quanto ricostruito dall’autorità giudiziaria, un ragazzo di 15 anni, descritto come soggetto con particolare fragilità cognitiva, sarebbe stato vittima di gravi vessazioni da parte di due adolescenti suoi coetanei, entrambi italiani e residenti nell’area.
Nell’ordinanza si parla di un episodio che per l’accusa ha i contorni di un sequestro di persona: il giovane sarebbe stato chiuso a chiave in un locale per un periodo prolungato, durante la notte del 31 ottobre. Le condotte successive - sempre secondo gli inquirenti - avrebbero poi aggravato ulteriormente la situazione, sfociando nelle ipotesi di violenza privata e violenza sessuale di gruppo, contestate ai due indagati.
I carabinieri di Moncalieri hanno eseguito le misure cautelari nelle scorse ore: per i due minorenni, di 14 e 15 anni, è stato disposto il collocamento in comunità. Una decisione che, come ricordato dalla Procura, non equivale a una sentenza, ma rappresenta uno strumento di protezione e al tempo stesso un percorso educativo per i ragazzi coinvolti.
Gli inquirenti sottolineano come non si tratti di una “baby gang”, né di un episodio di bullismo nel senso più superficiale del termine: i tre giovani si conoscevano, erano stati compagni di scuola, e - secondo il quadro accusatorio - i due indagati avrebbero approfittato della vulnerabilità della vittima. Una ricostruzione che tratteggia, agli occhi della Procura, una storia di crudeltà consapevole, resa ancor più grave dalla disparità di condizioni tra i minori coinvolti.
Le indagini preliminari sono ancora in corso e vige pienamente la presunzione di innocenza.










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