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Politica | 16 dicembre 2025, 12:16

Torino rilancia il progetto "Fast track city": una nuova coprogettazione e altri tre anni di attività

Si rinnova l'impegno nella prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili e nella lotta contro l’HIV

L'assessore Jacopo Rosatelli

L'assessore Jacopo Rosatelli

Prosegue l’impegno della Città di Torino nella prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili e nella lotta contro l’HIV con il rinnovo del programma “Torino Fast Track City”, che entra in una nuova fase triennale attraverso l’avvio di una coprogettazione con il Terzo settore per garantire continuità alle attività di informazione, prevenzione e screening gratuito.

La Giunta comunale, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli, ha approvato questa mattina la delibera che rinnova la progettualità, confermando la collaborazione con l’ASL Città di Torino e il modello di intervento già sperimentato, con risultati significativi in termini di accesso ai test e prossimità dei servizi.

Nel corso della precedente progettualità, il Checkpoint di via Mazzini 44 ha rappresentato un presidio stabile e accessibile per la prevenzione, con attività di screening, counseling, formazione e comunicazione, a cui si sono affiancati gli interventi diffusi sul territorio e i punti allestiti in occasione di eventi pubblici, grazie al lavoro congiunto della Città di Torino, dell’ASL e delle associazioni coinvolte. I dati riferiti alle sole attività di testing effettuate nel corso del 2025 attraverso Torino Fast Track City dicono che i test HIV effettuati da inizio anno, e fino ad ottobre 2025, sono stati complessivamente 1175, di cui 668 quelli registrati al check point.

Per il prossimo triennio la Città di Torino conferma il proprio sostegno, mettendo nuovamente a disposizione gratuitamente l’immobile di via Mazzini per le attività progettuali e prevedendo un contributo economico di 5mila euro a sostegno delle azioni previste. L’ASL Città di Torino continuerà a garantire la fornitura dei test e il supporto del personale sanitario.

"Con questo attodichiara l’assessore RosatelliTorino ribadisce la scelta di investire su prevenzione, promozione della salute, contrasto del pregiudizio e collaborazione con la ASL e con il Terzo settore. Fast Track City è un esempio concreto di come il lavoro di rete possa produrre risultati importanti per la comunità e per le persone più esposte alle fragilità".

Al termine del percorso di coprogettazione verrà sottoscritto un nuovo accordo di collaborazione tra la Città di Torino, l’ASL Città di Torino e gli enti del Terzo settore selezionati, assicurando la continuità di un progetto strategico per la salute pubblica e l’inclusione sociale.

Torino, che dal 2020 aderisce alla rete globale delle Fast Track Cities, conferma così il proprio impegno nella prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili, nella promozione della salute e nel contrasto allo stigma nei confronti delle persone che vivono con HIV.

 

comunicato stampa

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