Resta alta l’attenzione sulla piscina e sugli impianti sportivi di via Gaidano, specie dopo i problemi sorti alla Lombardia. Così nell'ultimo Consiglio della Circoscrizione 2 si è trattato il caso relativo a una presunta privatizzazione degli spazi di Mirafiori, grazie a un’interpellanza dei consiglieri M5s, Juri Bossuto e Rita Grimaudo.
Un tema sensibile per il quartiere, dal momento che l’area di via Gaidano ospita campi da tennis, campi da calcetto, palestre e una piscina storicamente frequentata da numerosi cittadini, anche attraverso corsi organizzati da associazioni sportive di base. Un vero e proprio punto di riferimento per i residenti, oggi però ancora inaccessibile.
Timore per l'esternalizzazione
La piscina è chiusa da molto tempo per lavori di ristrutturazione finanziati con fondi del Pnrr, peccato che i tempi di intervento si siano allungati ben oltre le previsioni iniziali costringendo utenti e famiglie a rivolgersi ad altre strutture. Da qui anche la preoccupazione che i ritardi possano aprire la strada a una futura esternalizzazione della gestione, ipotesi più volte ventilata nel corso degli ultimi decenni.
Alla richiesta di chiarimenti è arrivata la risposta ufficiale della Circoscrizione 2. Come spiegato dal presidente Luca Rolandi, la chiusura dell’impianto è legata all’esecuzione dei lavori di riqualificazione finanziati nell’ambito del Piano Integrato Urbano, promosso dal Ministero dell’Interno e sostenuto dalle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in sinergia con il Piano Nazionale Complementare e il decreto legge 19/2024, all’interno del programma europeo Next Generation EU.
"La mancata riapertura - precisa i presidente -, è dovuta ad alcune criticità emerse in corso d’opera, la cui gestione è attualmente in capo agli uffici centrali competenti". L'ultima data utile parlava di un ritorno alla normalità previsto, indicativamente, per la metà di dicembre 2025. Ma è facile capire come le cose siano andate diversamente. "Un impianto molto utilizzato - ha aggiunto l'ex coordinatore all'Ambiente, Massimo Sola -, ma i lavori, che in estate sembravano a buon punto, si sono prolungati più del previsto".
"Impianto a gestione circoscrizionale"
Sul fronte della gestione, arriva infine una rassicurazione netta: non è prevista alcuna privatizzazione dell’impianto natatorio, che resterà a gestione diretta circoscrizionale. Un punto che risponde alle preoccupazioni sollevate dal Movimento 5 Stelle, che aveva chiesto un impegno chiaro a tutela del carattere pubblico della struttura.














