Il consiglio di amministrazione di Atc del Piemonte Centrale (Maurizio Pedrini, presidente; Fabio Tassone, vicepresidente; Andrea Sacco, consigliere) ha approvato nella seduta odierna, con parere favorevole del revisore, il bilancio di previsione 2026-2028. Si tratta del secondo documento programmatico dell’attuale amministrazione, in carica dal 16 gennaio scorso, e del primo, dopo diverso tempo, approvato entro la scadenza di fine anno, evitando così l’esercizio provvisorio e permettendo la piena operatività gestionale sin dai primi giorni del 2026.
Il bilancio di previsione finanziario 2026-2028 è stato predisposto nel rispetto del principio del pareggio finanziario complessivo di competenza e dell’esclusivo finanziamento delle spese correnti attraverso entrate correnti o fondi appositamente accantonati e complessivamente prevede entrate ed uscite, di pari importo, per rispettivi 313.041.441,62 euro per il 2026, 265.331.663,81 per il 2027 e 265.339.663,81 euro per il 2028.
Sul fronte delle entrate correnti, le principali voci previste sono costituite dai canoni di locazione e dalle spese per i servizi “ripetibili” (come luce, acqua, gas), che l’Agenzia anticipa, per poi ripartire in bolletta agli inquilini e che, inevitabilmente, continuano a risentire dell’incremento dei costi delle materie prime, in particolare energetiche, e delle crescenti difficoltà delle famiglie a farvi fronte e, in parte decisamente inferiore, dai proventi delle vendite.
Dal lato delle spese, i principali stanziamenti riguardano, in modo analogo, i costi legati alle forniture di acqua, energia elettrica, riscaldamento e pulizia nelle parti comuni degli edifici e, nel caso del riscaldamento, dei singoli alloggi (che nel loro complesso sono pari a oltre 57 milioni di euro per il 2026, considerando sia gli stabili di proprietà Atc, sia quelli dei Comuni); gli accantonamenti, previsti per legge, al fondo per i crediti di dubbia esigibilità, che per il 2026 ammonta a 1.744.328,74 euro; le spese per le far fronte al carico fiscale complessivo dell’Agenzia (oltre 10.3 milioni di euro) e gli stanziamenti per gli interventi di manutenzione ordinaria, pari a oltre 5.4 milioni di euro.
Per quanto riguarda invece la componente del bilancio in conto capitale, si evidenzia come nel 2026 dovrebbe chiudersi, salvo proroghe, la fase straordinaria di investimenti ottenuti grazie al piano Next Generation EU e alle risorse messe a disposizione dal Pnrr e da altre misure. Di qui la necessità per l’Agenzia di intercettare ogni possibile nuova fonte di finanziamento per proseguire nell’attività di riqualificazione del patrimonio immobiliare in gestione. Una prima risposta in questo senso è rappresentata dalla sperimentazione di interventi di efficientamento energetico degli edifici di proprietà interamente pubblica, ricorrendo a partenariati pubblico-privati con finanza di progetto, che dovrebbe prendere forma nel corso del prossimo anno.
“Sono soddisfatto - ha dichiarato il presidente di Atc del Piemonte Centrale, Maurizio Pedrini -, per i tempi di approvazione e i contenuti di questo bilancio, che risponde alla volontà di rafforzare la centralità degli utenti, cioè le persone che vivono nelle case popolari (nel corso del 2026 vedranno potenziati i servizi, on-line e in presenza rivolti loro), garantendo al contempo la necessaria sostenibilità economico‑finanziaria dell’Ente. Questa amministrazione intende, infatti, tra le altre cose, superare gradualmente un modello di finanziamento che per decenni si è basato sulle alienazioni del patrimonio immobiliare, limitando le vendite a quei complessi in cui la proprietà pubblica risulta residuale e ricostituendo, dove possibile, proprietà interamente pubbliche. Grazie al nuovo articolo 21 bis della legge regionale sulla casa, inoltre, sarà possibile affittare per periodi definiti alloggi al momento non locati a categorie di persone come dipendenti di altri enti, studenti fuori sede o famiglie in difficoltà temporanea, mantenendo la destinazione sociale degli immobili e, al tempo stesso, potendo contare su nuove risorse per interventi manutentivi. Ridurre gli alloggi vuoti, anche grazie all’autorecupero, che sarà esteso ai Comuni dell’area metropolitana, resta infine uno degli obiettivi più importanti del mandato”.














