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Politica | 11 agosto 2019, 09:20

Ambiente, il Pd lancia una petizione e una proposta in tre punti per Torino e il Piemonte

Aree industriali dismesse, ciclo dei rifiuti e accentramento della gestione dell'acqua tra le tematiche più sentite su cui i Dem chiedono discontinuità

Ambiente, il Pd lancia una petizione e una proposta in tre punti per Torino e il Piemonte

Nei giorni scorsi la responsabile nazionale ambiente e sostenibilità della Segreteria nazionale del Partito Democratico, Chiara Braga e Michele Miravalle, responsabile ambiente della Segreteria regionale, hanno lanciato la raccolta firme "Una o nessuno": una mobilitazione nazionale nella quale si propone una strategia per la riduzione del surriscaldamento globale e per la transizione ecologica della nostra economia.

"La valutazione nei confronti dell'operato del governo in questa materia non può che essere negativa - si legge in una nota del Pd -. L'Italia non sta rispettando gli accordi di Parigi sul clima; non sta approvando le misure per favorire l'economia circolare; non sta aiutando la produzione e il consumo di energie rinnovabili; e al posto di impegnarsi per la tutela del suolo fa condoni edilizi. Attendiamo qualche discontinuità per lo meno dal governo regionale: infatti molto può essere fatto a livello dei territori per migliorare il rapporto della nostra economia e società con l'ambiente circostante".

Tre i punti su cui lavorare proposti dai Dem, per voce anche di Paolo Furia, Segretario regionale PD Piemonte, Alberto Avetta, Vicepresidente Commissione  Ambiente Consiglio Regionale e Michele Miravalle, Responsabile Ambiente segreteria regionale. Riconvertire oppure demolire le aree industriali dismesse: riconvertire oppure demolire, dall'hinterland torinese fino a Villadossola e a Biella, completamento nei prossimi anni di una politica di accorpamento delle società che gestiscono i servizi di acqua pubblica, migliorando efficienza e risparmi. Ma anche chiudere in Piemonte il ciclo dei rifiuti. "Il modello promosso dall'Europa prevede aumento massimo possibile della differenziata (da cui derivare nuovi lavori, come il trattamento dei rifiuti a fini di economia circolare), la trasformazione dell'indifferenziato residuo in "ecocubi" (i rifiuti sono compattati e resi inerti) e incenerimento di ultima generazione - dicono dal Pd -. In Piemonte molte province eco-compattano, ma poi trasferiscono il loro indifferenziato a Brescia (impianto di a2a). Il termovalorizzatore di Torino, d'altra parte, non può farsi carico del rifiuto di tutto il Piemonte".

"Il Partito Democratico del Piemonte - è la conclusione - chiede a tutti coloro che hanno a cuore la questione della sostenibilità, cittadini, associazioni, comitati di portare le proprie idee nel Forum tematico, compilando il questionario online così da costruire insieme il piano del Green New Deal per il Piemonte e per l'Italia. Saremo disponibili ad affrontare queste e altre problematiche in modo costruttivo, sperando che la giunta regionale avverta come noi l'urgenza di intervenire".

redazione

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