I teatri, gli spettacoli, le partite di calcio di serie A. Addirittura la celebrazione delle Messe nelle chiese. L'ordinanza emessa a poche ore dallo scoppio dell'emergenza - Coronavirus, in Piemonte, ha coinvolto molti aspetti della vita di tutti i giorni, ma di certo non il commercio.
Eppure, a Borgo Filadelfia, c'è chi ha scelto di andare oltre le regole e imporsi lo stop in autonomia. Alcuni fissando una data, altri con scadenza "da definirsi". Sono i negozi gestiti da titolari cinesi, che hanno scelto di abbassare le serrande in questo periodo di difficoltà e incertezze. Ristoranti, ma anche negozi di parrucchiere e addirittura un bar che di solito rimane aperto 24 ore su 24 (o poco di manca).
Paura di ritorsioni? Questo non si potrà mai sapere. Ma di certo nei cartelli che hanno lasciato appesi fuori dai negozi si leggono parole di solidarietà e responsabilità nei confronti di una società di cui si sentono parte. "Per dare un contributo alla comunità e tutelare la salute di tutti, sospenderemo l'attività a data da destinarsi. Ringraziamo in anticipo per la vostra comprensione". Chiudono, rinunciano a lavorare, ma chiedono pure scusa. "Ci scusiamo per il disagio".
Oppure c'è chi spiega la chiusura "per prevenzione" e augura "Buona salute a tutti".