Poco meno di un milione di euro per finanziare la rete a sostegno dei bisognosi per la distribuzione di beni alimentari e di prima necessità, con 13 snodi cui collaborano associazioni, Case di Quartiere, cooperative, Arcidiocesi, Sermig. Circa 3 milioni e 600 mila euro per i buoni spesa per i poveri. Così il Comune di Torino - come spiegato questa mattina dall’assessore al Welfare Sonia Schellino, durante la commissione dedicata agli aggiornamenti sulla rete di volontariato impegnato a fronteggiare l’emergenza Coronavirus - ha deciso di ripartire i 4.6 milioni di euro destinati dal Governo al capoluogo piemontese con il Fondo Povertà.
Le famiglie indigenti potranno chiedere i ticket in due modi: o online, oppure potranno compilare la domanda con un operatore al telefono. L’amministrazione punta soprattutto sulla modalità in remoto, per evitare contatti: i buoni saranno spendibili nella grande distribuzione o nei negozi di prossimità e verranno dati in via prioritaria a chi non ha già altre forme di sostegno, come il reddito di cittadinanza. La procedura dei voucher- come ha spiegato la vicesindaca Schellino – “dovrebbe partire entro fine settimana. Oggi è partita la formazione per le persone che risponderanno al telefono ed è quasi pronto il sistema informatico”. Per ottenere il buono spesa le persone dovranno produrre un’autocertificazione di essere in difficoltà economica per il Coronavirus: “i controlli verranno fatti dopo, perché abbiamo bisogno di essere celeri” ha concluso l’assessore al sociale.
Lo scorso 14 marzo il Comune ha attivato il numero 800-444004, operativo tutti i giorni dalle 10 alle 17 e a cui rispondono i volontari della Protezione Civile, dove comunicare bisogni di prima necessità come ricevere spesa o farmaci a casa, oppure chiedere che qualcuno ti porti a spasso il cane. Un servizio, rivolto soprattutto a chi è in casa in quarantena per il Covid o è anziano, che in poco più di due settimane ha trattato “circa 800 richieste” come ha spiegato l’assessore Alberto Unia. Durante la commissione il collega alle pari opportunità Marco Giusta ha parlato dell’aiuto offerto dai volontari di Giovani per Torino, con una cinquantina di under 30 operativi per gli aiuti a chi ha bisogno.