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Attualità | 07 febbraio 2018, 07:10

Aumentano i clochard nelle case di ospitalità notturna di Torino, ma per strada c'è chi "raccoglie" 300 euro al giorno

Nel 2017 sono stati 1.700. La maggior parte delle persone accolte hanno tra i 40 e i 59 anni, in prevalenza stranieri

Aumentano i clochard nelle case di ospitalità notturna di Torino, ma per strada c'è chi "raccoglie" 300 euro al giorno

Sono circa 1.700 i senzatetto che nel 2017 hanno trovato accoglienza presso le case di ospitalità notturna di Torino. Un numero in crescita di anno in anno, come testimonia il confronto con quelli passati: nel 2012 erano 989, 1.097 nel 2013, 1.099 nel 2014, 1.358 nel 2015 e 1.450 nel 2016. La maggior parte delle persone accolte hanno tra i 40 e i 59 anni, in prevalenza sono stranieri anche se sono sempre di più gli italiani. Cifre di gran lunga inferiori a quelle di Milano, dove è stimata la presenza di quasi tredicimila clochard.

Una realtà complessa quella della strada, come è emerso nel corso del sopralluogo della IV Commissione alla Casa di Ospitalità Notturna di via Sacchi. La struttura è un primo punto di accoglienza e snodo per i senzatetto, data anche la vicinanza alla stazione di Porta Nuova. Qui hanno l'opportunità di farsi una doccia, sottoporsi ad una visita medica ed essere ascoltati. Se sono residenti a Torino possono alloggiare anche un mese, mentre solo una settimana se vengono da fuori. Chi è privo di documenti può comunque trovare ospitalità presso il rifugio della Pellerina, dove agli ospiti viene richiesto solo nome, cognome e telefono.

Spesso però i clochard preferiscono dormire per strada sia per paura, ma anche per un fattore economico. "C'è chi riesce a guadagnare", spiega Massimo De Albertis responsabile del servizio a bassa soglia "fino a 300 euro al giorno e ci racconta che di notte la gente è più generosa. Per questo preferiscono non venire nei dormitori". E i posti migliori, quelli sotto i portici del centro di Torino, sarebbero oggetto di una sorta di racket interno dove i più forti prendono le posizioni più ambite. Un tema complesso che, come ha evidenziato il Presidente della IV Commissione Antonino Iari, "verrà trattato a breve in una commissione consiliare, in modo da fare chiarezza anche sulla nostra coerenza politica".

Cinzia Gatti

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