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Attualità | 21 marzo 2018, 09:30

Multe in borghese per padroni maleducati: la Circoscrizione 2 contro le deiezioni canine non raccolte

E' partita la campagna "Chi raccoglie semina civiltà": dopo una prima fase informativa, si passerà ai controlli a tappeto veri e proprio, con vigili urbani e guardie ecologiche distribuiti nelle varie aree verdi

Multe in borghese per padroni maleducati: la Circoscrizione 2 contro le deiezioni canine non raccolte

Una lotta all’inciviltà che parta da un sacchetto e un semplice gesto, per lasciare puliti i giardinetti di Mirafiori e Santa Rita. È stata lanciata la campagna “Chi raccoglie semina civiltà” della Circoscrizione 2, per sensibilizzare i padroni di cani sul problema delle deiezioni canine non raccolte: una mancanza di cui si macchia l’intera città, ma che in questi territori è particolarmente sentita, soprattutto in alcune zone più periferiche.

Il progetto è stato illustrato dal coordinatore all’ambiente Alessandro Nucera, a fronte di continue segnalazioni da parte dei residenti: “Sono per lo più i padroni stessi a lamentarsi del comportamento altrui”, spiega, “e ora non vogliono più ricevere accuse generaliste”.

Saranno tre gli strumenti messi in campo per contrastare il fenomeno: manifesti per le strade, locandine affisse in luoghi di aggregazione cittadina, cartoline e volantini da distribuire. Questo per informare le persone e mantenere alta l’attenzione sul tema, lanciando i dovuti segnali d’allerta.

Successivamente, dal mese di aprile, si passerà alla fase di monitoraggio vero e proprio, con pattuglie “miste”, composte da due agenti della polizia municipale e due guardie ecologiche volontarie per ciascuna zona interessata. Una collaborazione resa possibile dall’accordo tra Circoscrizione 2, Comune di Torino e Città metropolitana. E se all’inizio le squadre gireranno per le aree verdi in divisa, in un secondo momento partiranno i controlli in borghese. Con un’unica discriminante: i padroni trasgressori delle regole potranno essere multati sono se colti in flagrante.

Le zone più critiche – e quindi da sorvegliare con maggiore attenzione – al momento sono le aree gioco, dove l’accesso ai cani non è in alcun modo consentito. “Trovo inaccettabile – commenta Nucera – che ci siano deiezioni dove camminano i bambini. Per questo i controlli saranno sì distribuiti durante tutta la giornata, ma concentrati in fasce orarie specifiche, quando questo comportamento ha più occasioni di manifestarsi”. E si tratta del mattino preso, dalle 7 alle 9, e della sera, dalle 21 alle 23.

Ad oggi sono soprattutto i cittadini di Mirafiori Sud a lamentare il degrado. Via Monteponi, piazzetta Iona e il parco Colonnetti rappresentano solo alcuni dei punti a più alta concentrazione di deiezioni canine non raccolte. “Ma i luoghi precisi in cui interverranno le pattuglie non saranno resi noti”, specifica Nucera. “Informeremo la polizia municipale delle segnalazioni ricevute dai cittadini, ma saranno poi le forze dell’ordine a decidere dove intervenire”.

Un provvedimento ben accolto dai cittadini, che accusavano da tempo la scarsità di controlli e conseguenti sanzioni. Ma con qualche osservazione a margine. Perché, ad esempio, non migliorare le aree cani, rendendole un luogo più appetibile tanto per i padroni quanto per gli animali stessi? Una questione sollevata a fronte dell’abitudine diffusa di lasciare i cani senza guinzaglio in qualsiasi area verde, che sia un parco o un giardinetto, provocando il malcontento di chi non gradisce questo genere di libertà. Si tratterebbe, in sostanza, di corredarle di qualche accessorio, quali cestini, distributori di sacchetti, punti acqua. Un semplice tocco di restyling che potrebbe fare la differenza.

Prima di tutto sarebbe importante che i padroni stessi imparassero a rispettare le aree cani – ribadisce Nucera – perché capita troppo sovente che le buche scavate debbano essere ricoperte dalla manutenzione del verde. Per non parlare delle panchine letteralmente fatte a pezzi dai cani più grossi, con i padroni accondiscendenti. Forse non si riuscirà a debellare effettivamente il fenomeno, ma almeno contrastare il malcostume sicuramente”.

Manuela Marascio

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