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Attualità | 22 marzo 2018, 10:00

Feste di via in Circoscrizione 2 a Torino, servono idee nuove. Santa Rita rivendica autonomia

In programma tre eventi tra fine aprile e metà maggio. Consorzio Santa Rita: “Basta vincoli, vorremmo gestire l’apertura domenicale in modo indipendente”. E avanza la proposta di un’unica festa che coinvolga tutto il quartiere

Feste di via in Circoscrizione 2 a Torino, servono idee nuove. Santa Rita rivendica autonomia

C’è voglia e bisogno di novità, per le feste di via a Mirafiori e Santa Rita. Lo chiedono i residenti e i consiglieri di circoscrizione, e, in cuor loro, lo sperano gli stessi commercianti direttamente coinvolti.

Ma c’è anche di più: una delle realtà più grosse per il commercio della zona, il mercato di Santa Rita – divenuto Consorzio nel 2016 – rivendica il diritto all’indipendenza dalle stesse feste di quartiere, auspicando di poter decidere liberamente se aprire la domenica oppure no. Una questione finora strettamente vincolata all’organizzazione di eventi da parte delle associazioni, e che si ripropone con venatura polemica proprio in questi giorni.

Dopo l’annullamento causa maltempo per la festa di Carnevale in programma lo scorso 25 febbraio, si torna, infatti, a parlare di banchetti, sapori e musica nelle principali vie del territorio, in piena primavera. A presentare recentemente i progetti sono state le associazioni Tripoli-Stadio Olimpico, Via Barletta e Gruppo Urban. Tre le date in calendario, tutte di domenica: 22 aprile, 6 e 13 maggio.

La prima è la consueta “Festa delle Regioni”, estesa tra le piazze Pitagora e Omero: un appuntamento tradizionale con alcuni dei prodotti più caratteristici d’Italia, perché, come spiega il presidente dell’associazione Gruppo Urban Giovanni Lozzi, “i nostri quartieri vedono una nutrita rappresentanza di diverse regioni, quindi è giusto celebrare questa varietà gustando cibi tipici”. Una linea enogastronimica che sposerà anche via Barletta per la festa di maggio, mentre quella sviluppata attorno allo Stadio Olimpico cercherà di dare spazio all’offerta culturale con la partecipazione della Libreria Gulliver in via Boston, che organizzerà presentazioni di libri a cura degli autori stessi.

Ma quali sono, effettivamente, le novità introdotte quest’anno?

Prima di tutto, il maggior coinvolgimento delle associazioni di volontariato, tra cui Unicef, Ugi e Croce rossa, oltre alla protezione civile incaricata di vigilare sullo svolgimento della manifestazione. Ma non solo. “Sta emergendo negli ultimi tempi una maggiore attenzione al territorio”, spiega il coordinatore al commercio Maurizio Versaci, “infatti, anche tutte le altre realtà che svolgono un servizio per la Circoscrizione 2, soprattutto in ambito sociale, sono state invitate a prendere parte alle feste per incontrare la cittadinanza e presentare le loro attività”.

Cambia anche l’approccio comunicativo: si promette più sponsorizzazione sui social network, ad esempio, soprattutto per attirare maggiormente i giovani.

Infine, ultima novità, è proprio l’invito ricevuto dal mercato di Santa Rita a partecipare con alcuni banchi scelti alla festa del Gruppo Urban. “È la prima volta che succede”, spiega il presidente del Consorzio Massimo Verra, “ma vorremmo avere qualche garanzia in più. Sarebbe utile che i presidenti delle associazioni di via indicassero le tipologie di merci da presentare alle singole feste, così eviteremmo la compresenza di banchi troppo simili tra loro”. Ma è anche la concorrenza a spaventare: “Propongono la degustazione di prodotti regionali, ma si finisce poi con l’invitare ambulanti esterni al territorio, che magari ci portano pure via i clienti. Bisogna difendere di più il commercio locale”.

Manca un mese all’evento del 22 aprile, occorre avvertire gli ambulanti da coinvolgere. Ma le volontà per il futuro sono altre. “Abbiamo avanzato richiesta all’assessorato al commercio per gestire in autonomia l’eventuale apertura di domenica”, prosegue Verra. “Vorremmo trovare insieme una strada che possa assecondare tutti. E sarebbe bello poter organizzare in futuro un’unica, grande festa di quartiere, senza doverci distinguere tra le singole zone”.

Un’ipotesi che potrebbe andare a risolvere il problema della vicinanza fisica tra le strade limitrofe, per cui si rischia di calendarizzare eventi a distanza troppo ravvicinata.

Manuela Marascio

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