Torino e lo Juventus Stadium sono pronti a tingersi d'azzurro: questa sera, infatti, la casa dei campioni d'Italia diventerà per una sera la dimora della Nazionale italiana guidata dal nuovo Ct Roberto Mancini, giunto alla terza apparizione sulla panchina precedentemente occupata (con poca fortuna visti i risultati) da Gian Piero Ventura. Alle 20.45 la sfida contro l'Olanda di Ronald Koeman, altra nobile decaduta del calcio internazionale che, proprio come l'Italia, assisterà all'imminente Mondiale di Russia solamente dalla TV.
Dopo la vittoria con l'Arabia Saudita e il ko contro la Francia, ecco quanto dichiarato dal tecnico degli Azzurri (nel corso della conferenza stampa (tenutasi allo Juventus Center di Vinovo) alla vigilia del match amichevole contro gli Orange:
"La formazione che scenderà in campo - ha anticipato l'ex allenatore dello Zenit San Pietroburgo - sarà composta da Perin; Zappacosta, Rugani, Romagnoli e Criscito; Cristante, Jorginho e Bonaventura; Verdi, Belotti e Insigne. Giocheremo con il 4-3-3. La posizione di Jorginho? É abituato a giocare a tre da molto tempo, per giocare a due servirebbero meccanismi collaudati. Verdi? Può giocare trequartista, è nato così e credo sia il suo ruolo naturale. Credo però che sia in grado di giocare anche interno di centrocampo perché ha qualità, classe e tecnica".
Nella formazione scelta dunque non ci sarà, almeno dall'inizio, Mario Balotelli:
"Quanti Balotelli vorrei avere in squadra? Uno basta - ha scherzato il Ct - ho avuto la fortuna di averlo da ragazzo, a 17 anni: aveva qualità incredibili e l’ho fatto giocare. Ha l’età dei miei figli e come tutti i ragazzi di questa età può avere un debole e commettere degli errori. Ci vogliono giovani che sbagliano, siamo qui per aiutarli e correggerli. Mario ha grandi qualità: ne ha buttate un po’, ma per sua fortuna è giovane e ha molti anni davanti per rifarsi".
"La gara con l’Olanda, che sta ricostruendo come noi, può darmi buoni messaggi per il nostro futuro - ha infine concluso Mancini - troppi i quattro gol subiti nelle amichevoli con Arabia è Francia? Andandoli a valutare attentamente nascono da quattro errori tranquillamente evitabili, non sono gol che normalmente si prendono: per questo non sono preoccupato. Fatica a segnare? Ci serve tempo, ma non credo avremo problemi a fare gol: in attacco abbiamo tutti giocatori tecnici che hanno gol nelle gambe".
Anche Mario Balotelli, osservato speciale di questo primo raduno dell'era Mancini, ha partecipato all'incontro con i giornalisti. Ecco le sue sensazioni dopo il ritorno in azzurro:
"Senza Nazionale sono stato abbastanza male - ha confidato l'attaccante rinato nel campionato francese con la maglia del Nizza - quando c'era Conte non stavo benissimo, quindi giusto non convocarmi. Con Ventura non ne ho idea: avevamo parlato però le sue spiegazioni non le ho capite, stavo facendo anche bene. Ma lui era l'allenatore quindi lo rispetto. La Nazionale? Non esistono squadre più grandi, se sono qui vuol dire che sono pronto. Io capitano dell'Italia? Per me non cambierebbe più di tanto, io sono in questa nazionale per fare gol e si può benissimo essere un esempio senza fascia. Per gli altri potrebbe essere invece un bel segnale, soprattutto per gli immigrati africani che vivono in Italia".
Per dirigere la sfida tra Italia-Olanda è stata designata una terna arbitrale proveniente dalla Russia composta dall'arbitro Vladislav Bezborodov e dagli assistenti Maksim Gavrilin e Valeriy Danchenko. Il quarto uomo sarà invece l'italiano Marco Di Bello.