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B. Vittoria / Vallette | 06 ottobre 2025, 07:03

L’associazione respinge le accuse: “Covid e malagestione dei lavori ci hanno impedito di avviare il progetto”

La replica dell’Asd Il Campetto: “Non abbiamo potuto organizzare nessuna attività”

Attività in via Ponderano

Attività in via Ponderano

Il progetto non è mai partito, non per nostra volontà ma per cause esterne”. A parlare è Donato Villani, ex presidente dell’associazione "Asd Il Campetto", realtà che nel 2018 aveva vinto il bando per la gestione dell’area di via Ponderano. Un patto di collaborazione che non ha mai visto la luce nella sua interezza. L’associazione, poi ceduta nel 2024, ha chiuso definitivamente i battenti nel 2025. E Villani ora vuole respingere le accuse di inattività rilasciate negli ultimi mesi.

L'inizio del cantiere

Il campetto, ricordiamolo, è stato realizzato tra il 2019 e il 2022 nell’ambito del progetto CoCity. Villani ricostruisce la vicenda: i lavori di riqualificazione del campo, aggiudicati dopo la vittoria del bando, sono partiti nel 2019 e si sono conclusi soltanto all’inizio del 2024, con cinque anni di ritardi rispetto alle previsioni iniziali. “Avevamo firmato un patto di collaborazione nel 2019 che è scaduto nel 2022, quando l’area era ancora un cantiere - spiega l’ex presidente -. Non abbiamo potuto avviare nessuna delle attività previste, né calcio né pallavolo o pallacanestro. Quando abbiamo chiesto il rinnovo, ci è stato negato”.

Secondo Villani, la responsabilità dei ritardi non è dell’associazione: “Nelle nostre intenzioni i lavori sarebbero dovuti durare sei mesi, non cinque anni. La pandemia da Covid-19 e una serie di imprevisti burocratici hanno allungato a dismisura i tempi, rendendo impossibile dare vita al polo multifunzionale che avevamo progettato per i bambini e per il quartiere”. E ancora: "Le ditte incaricate non hanno nemmeno eseguito i lavori a regola d’arte”.

Il giardino incompiuto

Anche il giardino adiacente, dedicato alla figura dell'ex operaio Thyssen Giuseppe Demasi, è rimasto incompiuto. L’idea era trasformarlo in un punto di orticoltura e floricoltura, ma la recinzione è stata vandalizzata e i tavoli installati dal Comune si sono rapidamente deteriorati. “Il progetto si è arenato in fretta - sottolinea Villani -, e anche da questo punto di vista siamo stati costretti a rinunciare a concludere il progetto".

Philippe Versienti

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