Oggi, martedì 26, ore 19, presso i Laboratori di via Baltea 3, si riunisce il Comitato Spontaneo Metro Due Torino nord, per presentare la petizione sullo sviluppo dell’area metropolitana nord e sul primo lotto della linea 2 da Fossata Rebaudengo e la relativa compagna di comunicazione.
Sul territorio di Torino nord sono già state raccolte da un gruppo di cittadini nei mesi scorsi oltre mille e cinquecento firme per chiedere che venga mantenuto il primo lotto della Metropolitana linea due da stazione Fossata Rebaudengo, come previsto nella delibera comunale dell’ottobre 2015 per la messa a bando della progettazione ( e come peraltro già deliberato dal Comune di torino nel 2008 e di nuovo nel 2011).
Ora il Comitato spontaneo, all’avvio della consultazione pubblica sul tracciato, ha registrato una petizione ufficiale al Consiglio comunale, accompagnata da una campagna di comunicazione, affinché sia individuata come prioritaria la realizzazione del lotto Stazione Rebaudengo (stazione di collegamento con l’aeroporto e la linea Torino Ceres nonché stazione ferroviaria sull’asse Torino Milano)-Ospedale Giovanni Bosco (hub regionale per tutta l’area nord metropolitana)-Manifattura Tabacchi-Vanchiglia-Campus Einaudi, che dà risposta anche alla necessaria e assolutamente improrogabile riqualificazione della zona nord. Il Comitato aggrega cittadini della zona nord di Torino e dei Comuni dell’area metropolitana, realtà sociali ed economiche, che hanno creduto e investito in questa parte di città. Tra gli altri, oggi saranno presenti con noi Valentino Castellani e suor Giuliana Galli. Una forma di partecipazione attiva della cittadinanza che non può in alcun modo essere sostituita da una incerta piattaforma digitale.
La zona nord, con gli interventi infrastrutturali in fase di realizzazione (collegamento veloce con l’aeroporto Sandro Pertini; stazioni Fossata Rebaudengo, e Dora; copertura del passante e collegamento con la direttissima per Caselle; parcheggio di interscambio Stura) rappresenta un nodo intermodale importante per l’ingresso in città a cui solo la seconda linea della metropolitana può dare compimento. La linea due a nord inoltre attraversa quartieri popolosi e popolari, fortemente urbanizzati, che offrono opportunità importanti di valorizzazione, consentendo di riqualificare fortemente una porzione di città svantaggiata urbanisticamente ed economicamente. Ma non solo, la metro torinese costituisce l’asse portante del principale nodo del trasporto pubblico piemontese e può garantire una reale integrazione della mobilità solo coprendo le aree strategiche della città e coinvolgendo, con gli attestamenti, l’area metropolitana estesa.